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Cigno selvatico ferito dai bracconieri torna a volare sul Po

Il tentativo di uccisione di un esemplare di cigno selvatico da parte di ignoti non si è concretizzato. Il cigno selvatico è stato rinvenuto sofferente e recuperato il 12 dicembre scorso nelle acque del fiume PO in località San Nazzaro di Monticelli d’Ongina dal Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Niviano (PC) e sottoposto alle cure del caso. L’esemplare aveva numerosi pallini da caccia conficcati nell’ala e nel collo. Considerato che i cigni non rientrano tra le specie cacciabili e che il posizionamento dei pallini da caccia indicano il ferimento mentre era in volo, i carabinieri del Nucleo Forestale di Piacenza, interessati, hanno ipotizzato che l’esemplare sia stato vittima di un’attività di bracconaggio mirata.
Dopo le cure, fortunatamente il cigno si è salvato ed ora sta decisamente meglio. Infatti, mercoledì 1 gennaio è stato rimesso in natura nelle acque del fiume PO nella zona di tutela speciale Oasi De Pideno in comune di Caorso (PC) alla presenza del veterinario Riccardo Rossi e della biologa Fabiana Ferrari, responsabili del CRAS di Niviano e dei carabinieri del Nucleo Forestale di Piacenza, che proseguiranno nel monitoraggio dell’esemplare, rafforzando i controlli sull’attività venatoria a contrasto del bracconaggio.
Il cigno è tornato a nuotare nelle acque del PO in tutta la sua bellezza.

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