Pubblicità
Pensare Contemporaneo
Home Prima Pagina Cisl: “Basta Violenza nei Pronto Soccorso: urgente un posto di polizia fisso”

Cisl: “Basta Violenza nei Pronto Soccorso: urgente un posto di polizia fisso”

Dopo l'episodio di Piacenza Giovanni Oliva, Segretario FP CISL Parma Piacenza, interviene con alcune proposte

La CISL Funzione Pubblica di Parma e Piacenza rinnova con forza la richiesta di misure urgenti per rafforzare la sicurezza all’interno dei Pronto Soccorso, a seguito del recente episodio di aggressione avvenuto presso il Pronto Soccorso di Piacenza. L’incidente richiama la necessità di interventi strutturali e non più rimandabili.
Giovanni Oliva, Segretario FP CISL Parma Piacenza, ha espresso la posizione del sindacato in merito evidenziando come l’atto di violenza, in cui il giovane ha sfondato con un pugno il monitor del CAU e ha cercato di aggredire sia gli operatori del 118 che le guardie giurate, oltre a causare danni alla struttura dopo aver manifestato comportamenti aggressivi per due giorni consecutivi, non sia un caso isolato.
“Si tratta di fatti che purtroppo si ripetono sempre più spesso,” confermando le denunce degli stessi operatori del Pronto Soccorso. Oliva fa presente che il personale ha reagito con coraggio e professionalità, riuscendo a bloccare il ragazzo impedendo ulteriori danneggiamenti e rischi per le persone.
La CISL FP riconosce il ruolo delle guardie giurate, che pur essendo figure importanti che garantiscono una tutela almeno iniziale, non sono più ritenute sufficienti in quanto “non hanno un reale potere di intervento e questo è ormai noto a tutti”.
Per tali ragioni, Oliva ha sottolineato la necessità e urgenza di agire su più fronti per garantire la sicurezza del personale sanitario.
Le proposte concrete avanzate dalla CISL FP per proteggere il personale, che non può andare al lavoro con la paura di subire aggressioni da parte degli utenti, includono:
Aumentare la videosorveglianza all’interno dei locali.
Istituire un posto di Polizia fisso all’interno dei Pronto Soccorso.
Questa, secondo Oliva, “è una soluzione che non può più essere rimandata e che va realizzata in collaborazione con le istituzioni”.
Oliva ha messo in luce come il problema della violenza sia “generalizzato e non legato a singoli episodi,” evidenziando che “Ci sono fasce orarie, come le notti e i fine settimana, che sono particolarmente critiche”. Durante questi periodi, ha spiegato, “molte persone in stato di alterazione, a volte a causa dell’abuso di sostanze, trovano rifugio proprio nei Pronto Soccorso, creando situazioni di pericolo”. Questo costringe il personale sanitario – medici, infermieri e OSS – a ricoprire “un doppio ruolo insostenibile: da un lato devono gestire l’aggressività di alcuni individui, dall’altro devono prestare cure urgenti e salvare la vita di pazienti con patologie gravissime”.
“Come CISL FP saremo sempre in prima linea per la tutela dei lavoratori e dei cittadini che hanno bisogno di cure reali”, ha concluso Oliva. È “fondamentale trovare soluzioni alternative e potenziare la sicurezza con una presenza che possa intervenire in modo fattivo e, idealmente, prevenire gli episodi di violenza”. Il sindacato ha inoltre annunciato che “Nei primi giorni di settembre torneremo a incontrare l’azienda sanitaria per suggerire come migliorare questi aspetti”, con la convinzione che “una migliore organizzazione può contribuire a ridurre i rischi per tutto il personale che svolge un’attività fondamentale per la cura della persona”. L’obiettivo è chiaro: garantire che la sanità, un bene comune che va tutelato, sia un luogo sicuro e rispettato per tutti coloro che vi operano.

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO Cancella la risposta

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Exit mobile version