«A partire da giugno 2018 Trenitalia ha cancellato dai propri orari i seguenti treni della tratta Parma/Milano: n. 8802 da Ancona (in partenza alle 5,00 e con arrivo a Milano alle 9,20); n.8829 (in partenza da Milano alle 17.35 ed arrivo ad Ancona alle 23,29)».
Lo evidenzia, in una nota stampa l’on.Tommaso Foti, deputato piacentino di Fratelli d’Italia che, a pochi giorni dall’entrata in vigore della nuova organizzazione della tratta, ha rivolto al Ministro delle Infrastrutture una specifica interrogazione. «L’esistenza di questi due treni – sostiene Foti – è sempre stata di grande giovamento per pendolari di Piacenza e Parma. In particolare, per quanto riguarda il treno 8802, va sottolineato come non esistano altri Frecciabianca da utilizzare in alternativa. Negli anni scorsi – ricorda il deputato di Fratelli d’Italia – nella mia precedente veste di consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, mi sono trovato a segnalare disservizi di ogni genere su tutta la rete ferroviaria regionale, ma mai ho assistito alla cancellazione d’emblée di due treni».
La modifica è arrivata con lìorario estivo che coincide con la chiusura delle scuole ma Foti è poco convinto di questa motivazione: questa non convice la tesnon si lascia persuadere da presunte motivazioni “estive”: «i treni soppressi – dice il parlamentare – non risultano mai essere stati utilizzati dagli studenti, per comprensibili motivi di costo, perde quindi senso privare dell’utilizzo degli stessi i pendolari di Parma e Piacenza che, anche durante il periodo estivo, se ne servono per recarsi a lavoro».
Per l’esponente del movimento di Giorgia Meloni non vi sono quindi dubbi: «Il Ministro pretenda spiegazioni da Trenitalia. La tratta Parma/Milano non sentiva certo la necessità di ulteriori penalizzazioni. In certi casi – conclude Foti – una retromarcia salverebbe la faccia, ma soprattutto porterebbe benefici agli utenti».