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    Confagricoltura in Israele per scoprire tecnologie d’avanguardia

    Israele è un paese piccolo che, anche per questioni territoriali e geografiche, punta tantissimo sullo sviluppo high tech in svariati campi da quello televisivo a quello agricolo, proponendo soluzioni all’avanguardia, sviluppate magari per riuscire a coltivare anche in pieno deserto con scarsità d’acqua.

    Proprio per scoprire alcune di queste “invenzioni” una delegazione di Confagricoltura ha partecipato ad Agritech Israel 2018 che si è svolta dall’8 al 10 maggio al Trade Fairs and Convention Center di Tel Aviv.

    L’importante manifestazione è stata l’occasione per un focus sull’agricoltura ai margini del deserto. Il gruppo di Confagricoltura, guidato dal presidente nazionale, Massimiliano Giansanti, ha anche colto l’occasione per visitare realtà locali che applicano tecnologie avanzate sia nel campo dell’irrigazione, sia nel campo dell’allevamento zootecnico da latte.

    Presente anche l’imprenditrice piacentina, componente di Giunta Nazionale e membro di Consiglio direttivo di Confagricoltura Piacenza, Giovanna Parmigiani (quarta da destra nella foto di copertina), con il direttore generale, Franscesco Postorino e altri dirigenti dell’Associazione.

    La mostra internazionale sulle tecnologie agricole e sull’innovazione in campo agroalimentare è stata organizzata da Agritech Israel e Kenes Exhibitions con il sostegno e la partecipazione dei ministeri israeliani dell’agricoltura, dell’economia e dell’industria, degli affari esteri e dell’esportazione e con la Kibbutz Industries Association. Il tema della conferenza scientifica di questa 20esima edizione è stato dedicato all’agricoltura nelle regioni aride e semi-aride.

    “I fenomeni meteorologici estremi, la carenza idrica e la desertificazione, richiedono approcci e soluzioni  per rendere più efficiente l’agricoltura  di queste zone – ha sottolineato Parmigiani che per Confagricoltura ha la delega alle tematiche ambientali – ma alcune soluzioni già indispensabili in questi luoghi possono rivelarsi utili anche nei nostri territori dove la gestione delle risorse e il miglioramento delle performance sono perseguiti con un’attenzione particolare alle innovazioni tecnologiche, da sempre asset della competitività”.

    “Quello dell’agricoltura israeliana e della stretta interrelazione tra mondo produttivo e ricerca scientifica, è un modello da perseguire. L’agricoltura israeliana ha sempre puntato fortemente sull’innovazione per superare i gap strutturali. La razionalizzazione dell’acqua e l’uso di impianti di irrigazione a goccia, le coltivazioni idroponiche senza suolo, la solarizzazione del terreno, il riutilizzo delle acque reflue anche urbane, la fecondazione artificiale delle vacche da latte, sono alcune delle principali iniziative nate o comunque progredite in Israele, grazie alla ricerca, permettendo al settore primario di fare un salto di qualità”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti al termine della visita.

    La delegazione visita un impianto di irrigazione nel deserto

    “In questi anni – ha osservato Massimiliano Giansanti – abbiamo consolidato un’importante cooperazione con Israele. Dallo scambio di conoscenze e dalla collaborazione tra le nostre agricolture possono nascere importanti benefici”.   In occasione della visita il vertice di Confagricoltura ha incontrato a Tel Aviv il ministro israeliano dell’Agricoltura Uri Ariel ed il senior vicepresidente per Agricoltura e Innovazione del dicastero agricolo, Michal Levi, con cui ha avuto uno scambio proficuo sulla politica europea di vicinato, sul partenariato euro mediterraneo (Euromed) e sul ruolo della ricerca anche per concretizzare l’agricoltura 4.0 e di precisione, la robotica e per favorire i progressi della genomica applicata e della shelf life delle produzioni. Il ministro Ariel e il presidente Giansanti, in particolare, hanno concordato di svolgere un’iniziativa comune, a Roma in autunno. Agritech Israel 2018, sponsorizzata anche da Netafim, società israeliana specializzata nell’irrigazione di precisione di cui la delegazione ha visitato sia la sede che alcuni impianti, ha visto riunirsi espositori da tutto il mondo, opinion leader, esponenti della politica, del mondo scientifico e accademico, associazioni di prodotto, fornitori di mezzi tecnici, di macchine agricole e, ovviamente, aziende agricole.  L’ultima edizione, nel 2015, ha registrato 27mila visitatori di cui 8.100 stranieri e 196 espositori.

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