0,57. Un aumento dei contagi così bassi speravamo di vederlo da tanto tempo. Ieri i decessi sono stati “solo” 13, fino a una settimana fa eravamo ben oltre i 20. Una curva che abbiamo imparato a conoscere (e condividere) in tutte le salse, sta piano piano scendendo. Ma non ha ancora toccato terra, infatti il cosidetto contagio zero tanto auspicato ancora deve arrivare.
Sino ad allora qui a Piacenza e provincia non possiamo pensare di tornare subito alla normalità. Certo scalpitiamo, come un cavallo dentro la gabbia prima della partenza, per mille motivi, anche economici: vogliamo tornare alla normalità e alle nostre attività produttive, perchè la chiusura ha reso tutto molto più complicato, per aziende, negozi e commercianti.
Vanno fatte tuttavia delle scelte. E gli amministratori che richiamano all’ordine come un professore con la sua classe non lo fanno per cattiveria o sadismo. Lo fanno perchè sanno che non è il momento giusto per ricominciare a uscire. Se lo facessimo ora, il virus tornerebbe a contagiare, e nessuno vuole questo. Portiamo pazienza, serve l’ultimo sforzo, dal divano di casa, prima di ripartire.
Lo stesso Conte parla di “gradualità”, nella ripartenza, prima le aziende, poi i cittadini. La Fase 2 passa da loro alla fine, da noi.
OSSIGENO E MASCHERINE
Ieri il commissario Venturi ha dato numeri incoraggianti: l’ossigeno consumato nelle terapie intensive sta diminuendo, ci sono meno persone in terapia intensiva. Ieri in Regione 269 casi in più di contagio, il dato in assoluto più basso da alcune settimane. Va molto bene considerando che i tamponi sono molto più di due giorni fa, 3000 circa.
L’assessore Mancioppi ha dichiarato che entro dopodomani dovrebbero arrivare sul nostro territorio 40 mila mascherine, grazie alla Protezione Civile. Un numero, per stessa ammissione dell’assessore, decisamente inferiore rispetto al bisogno. I canali di distribuzione sarebbero i più ovvi, supermercati e farmacie (il presidente di Federfarma Roberto Laneri si è detto disponibile a distribuirle attraverso i presidi della zona). Insomma una piccola boccata d’ossigeno.
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