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    Dalle Ande a Ziano, grazie all’alpaca si produce lana anallergica

    La stalla a portata di smartphone e guanti, cuffie e maglioni di lana anallergici. Sono le innovazioni contadine dell’Emilia Romagna presentate a Roma all’open space sull’innovazione allestito in occasione dell’assemblea nazionale di Coldiretti Giovani impresa dove, insieme con centinaia di ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia, sono intervenuti anche decine di giovani di Coldiretti Emilia Romagna guidati dal delegato regionale dei giovani Coldiretti, Andrea Degli Esposti. Tra le innovazioni creative dell’open space – informa Coldiretti regionale – spiccano quelle dell’Emilia Romagna rappresentate da Gloria Merli di Marano di Ziano (Piacenza) che ha portato dalle Ande l’alpaca, un camelide che produce lana anallergica perché priva di lanolina, e da Angelica Monti di Riolo Terme (Ravenna) che ha presentato un sistema di controllo delle mucche della sua stalla attraverso lo smartphone.

    All’assemblea, che ha eletto Veronica Barbati di Avellino nuova delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, sono state presentate aziende innovative e strat up di giovani di tutte le regioni italiane. Da Piacenza e stata scelta la giovane architetta Gloria Merli che, terminati gli studi, dopo essersi accertata che le condizioni climatiche della sua provincia fossero adatte anche all’animale andino, ha deciso di introdurre l’alpaca nella propria azienda di Ziano. Dall’allevamento degli alpaca, Gloria ottiene la preziosa lana che tratta senza prodotti chimici e poi lavora per ottenere guanti, cappelli, sciarpe, maglioni che vende tramite e-commerce e mercatini. Grazie all’assenza della lanolina, la lana di alpaca – spiega Coldiretti Emilia Romagna – consente di ottenere capi che, oltre ad essere estremamente soffici, sono anche anallergici. L’obiettivo dell’azienda è ampliare il numero di capi per ottenere una maggiore produzione di lana. La scoperta più importante? Contrariamente a quanto si dica, gli alpaca sono animali gregali, docili, mansueti e, soprattutto, non sputano.

    Nel suo allevamento di Riolo Terme, in provincia di Ravenna, Angelica Monti, classe 1998, alleva mucche appartenenti all’antica razza romagnola, uno dei simboli della biodiversità regionale. Nella stalla, grazie alla presenza di un impianto di videosorveglianza, è possibile monitorare le nascite dei vitellini. Stando comodamente a casa, mentre studia, oppure si occupa di altre attività aziendali, Angelica – spiega Coldiretti Emilia Romagna – controlla le mucche prossime al parto e interviene in caso di difficoltà. In questo modo è tutelata la salute sia della mucca che del vitellino. Insomma, tecnologie che rappresentano un vero e proprio grande fratello per le stalle!

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