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Due nuovi nuovi alloggi sociali per persone con handicap

Consegnati ufficialmente oggi gli appartamenti situati ai civici 9 e 11 di via Sbolli. Sono stati finanziati con fondi del PNNR

Sono stati consegnati ufficialmente oggi i primi due nuovi alloggi sociali situati ai civici 9 e 11 di via Sbolli, destinati all’autonomia abitativa delle persone con disabilità e realizzati grazie ai fondi dell’investimento 1.2, Componente 2, Missione 5 del PNRR, concessi al Comune come capofila del Distretto “Città di Piacenza”.
Il finanziamento complessivo è di 536.199,84 euro, pari a 178.733,28 euro per ciascuno dei tre appartamenti riqualificat i con il coordinamento dei lavori a cura di Acer; i due alloggi inaugurati stamani, di proprietà comunale, verranno affidati alla cooperativa sociale “La Gemma”, già responsabile del centro socio-riabilitativo per persone adulte con disabilità di via Bubba 25, frequentato da alcuni dei futuri inquilini dei nuovi appartamenti, mentre il terzo, in un immobile di proprietà di Asp “Città di Piacenza” – nell’ambito dello stesso progetto – è in corso di ristrutturazione in via Gaspare Landi e sarà gestito dalla cooperativa sociale Unicoop.
Le abitazioni sono prive di barriere architettoniche e fornite di alcuni servizi domotizzati che possano garantire la piena accessibilità e fruibilità degli spazi. Ogni alloggio comprende tre stanze da letto con complessivamente 4 posti letto, uno per ciascun potenziale beneficiario oltre all’eventuale figura assistenziale di riferimento che potrà, in caso di necessità, affiancare gli utenti e accompagnarli nel percorso di progressiva responsabilizzazione.
I progetti sui tre alloggi, mirati a promuovere una forma di residenzialità innovativa, accoglieranno complessivamente 9 beneficiari, tre per ognialloggio, che attraverso progetti individualizzati saranno destinatari di percorsi di sostegno all’autonomia, tirocini formativi e di inserimento lavorativo, corsi di alfabetizzazione digitale. A ciascuno verranno fornite adeguate strumentazioni
tecnologiche digitali come computer, monitor e tablet.
I fondi PNRR garantiscono la copertura dei costi di gestione fino a marzo 2026. Per il futuro, l’Amministrazione sta definendo le modalità di attuazione operativa, che saranno condivise con le famiglie interessate. “Queste strutture – sottolinea l’assessore al Welfare Nicoletta Corvi, presente accanto al sindaco Katia Tarasconi e a tutti i soggetti coinvolti per il taglio del nastro – costituiscono un arricchimento importante all’offerta che la rete territoriale dei servizi
sociali garantisce in termini di progettualità volte a migliorare la qualità di vita e
favorire l’indipendenza delle persone con disabilità, anche nell’ottica del Dopo Noi che è un tema di rilevanza fondamentale per tantissime famiglie. Presentare pubblicamente alla città i nuovi alloggi è anche l’occasione per riconoscere il lavoro prezioso che viene svolto da tutti gli operatori, grazie alla sinergia tra le istituzioni e il terzo settore, per assicurare un progetto di vita individualizzato, che a partire dalla valutazione dei bisogni socio-sanitari coinvolga attivamente la persona interessata e i suoi familiari”. Essenziale, sotto questo profilo, è il ruolo dell’Unità di valutazione multidisciplinare, composta da un coordinatore sociale, un Case Manager e un medico dell’Azienda Usl, oltre all’assistente sociale responsabile del caso. Ad oggi, il bacino di utenza in carico al Servizio è composto da 450 persone con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale dai 18 ai 65 anni circa, di cui 65 inserite in centri socio-occupazionali, 83 frequentanti i centri socio-riabilitativi diurni, 79 coinvolte in tirocini formativi; inoltre, attraverso l’accreditamento comunale, 5 persone stanno usufruendo di un percorso individualizzato all’interno di una cooperativa del territorio.
Le strutture residenziali ospitano 82 persone, di cui 26 in due Centri Socio Riabilitativi Residenziali, 10 in due gruppi appartamento “Casa Famiglia AIAS”, 10 in 2 Gruppi appartamento e 8 in Mini alloggi di ASP Città di Piacenza, 4 in un gruppo appartamento Associazione ASSOFA. Altri 5 utenti sono inseriti in strutture all’interno del territorio comunale, ma fuori dalla rete dei servizi, e 7 in strutture esterne al territori.

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