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    Erminio Tansini in mostra alla Passerini Landi

    È dedicata all’artista Erminio Tansini la mostra fotografica dal titolo Concrete illusioni, visitabile fino al al 29 giugno presso la Biblioteca Passerini Landi.

    Pittore e scultore, da circa tre decenni Tansini ha rivolto la propria ricerca all’informalismo. Le sue statue (prodotte in bronzo o in legno) sviluppano il tema della pareidolia: formano intrecci, sagome e masse apparentemente casuali (in realtà, accuratamente studiate) in cui appaiono profili riconoscibili, mutevoli secondo il punto di vista dell’osservatore.

    Attraverso una selezione di scatti fotografici la mostra ospitata al Palazzo San Pietro esamina le opere lignee di Erminio Tansini.
    L’autore ha iniziato a realizzarle nei primi Anni Novanta; tuttavia, la loro prima esposizione al pubblico è avvenuta soltanto nel 2017, con la partecipazione dell’artista alla 57a Biennale di Venezia.
    Subito dopo è stato il turno di Piacenza, che nel 2018 ha accolto una personale di Tansini allestita nel Palazzo Farnese.

    L’autore crea le proprie sculture lignee utilizzando rami, ceppi, tronchi e radici. Quasi tutto il materiale proviene dall’Appennino ligure e tosco-emilano: perlopiù, Cinque Terre, Valtrebbia e Valtaro; talvolta, Lunigiana, Valnure e Valtidone.

    Tansini lo seleziona sui greti dei torrenti e sulle spiagge marine: è il legno travolto dalle frane, trascinato dalle correnti, levigato dall’acqua e dalle rocce.
    L’artista rigenera i pezzi lignei, conservando e rispettando quanto più possibile la loro caratteristica e inimitabile naturalità.
    Il tema della rigenerazione è presente anche nelle locations delle fotografie in mostra, tutte scattate sui sets della rassegna itinerante “Forme sfuggenti”.

    Dal 2018 questa serie scenarizza le sculture lignee di Tansini in luoghi come paesaggi rupestri, corsi e specchi d’acqua, castelli e siti archeologici, in sintonia con il carattere scarno ma essenziale delle opere.

    Questi posti sono scarsamente utilizzati per eventi culturali ed espositivi di tipo tradizionale: i sets fotografici di “Forme sfuggenti” li recuperano allo spazio artistico.

    Questa serie sta svolgendosi in Italia, Svizzera e Francia. Ha fatto tappa anche a Piacenza (febbraio 2019), nel Piacentino (Bobbio, Monticelli d’Ongina, Ponte dell’Olio, Travo) e in varie località limitrofe (nel Cremonese, Lodigiano, Parmense e Pavese).

    Concrete illusioni è curata da Davide Tansini: figlio dell’artista stesso, è anche direttore di “Forme sfuggenti”.

    Questa personale è il terzo appuntamento della rassegna itinerante di esposizioni intitolata “Chimere”.

    (foto di Davide Tansini)

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