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Festa Granda: per tre giorni Ponte dell’Olio ha abbracciato gli alpini

In centinaia alla sfilata conclusiva. Passaggio di testimone con Carpaneto che ospiterà il raduno del 2026

Tre giorni di canti, ricordi e tradizione hanno trasformato Ponte dell’Olio nel cuore pulsante della comunità alpina piacentina. Si è chiusa oggi, domenica 14 settembre, la 72ª edizione della Festa Granda, il raduno provinciale delle penne nere che ogni anno riunisce gruppi e simpatizzanti in un borgo diverso della provincia.

Il programma ha preso il via venerdì sera con un momento di raccoglimento e di musica nella chiesa di San Giacomo, dove si sono esibiti i cori Ana Val Nure, Ana Val Tidone e Montenero. Un prologo che ha subito richiamato un pubblico numeroso, dando il tono al clima di festa che ha accompagnato l’intero fine settimana.

La giornata di sabato è stata dedicata alle inaugurazioni e ai simboli. È stata aperta ufficialmente la nuova sede del Gruppo Alpini di Ponte dell’Olio, punto di riferimento per i circa settanta iscritti locali. Poco dopo, in piazza degli Alpini, è stato presentato il murale restaurato da Lorenzo Capra, un omaggio alla memoria collettiva e al legame tra la comunità e le penne nere. La serata è poi proseguita con le esibizioni dei bambini e il concerto del Corpo Bandistico Pontolliese, segno di una festa che coinvolge tutte le generazioni.

Il momento più atteso è arrivato domenica mattina, quando centinaia di alpini hanno sfilato lungo le vie del paese. A scandire il passo, la Fanfara sezionale; ad applaudire, cittadini e visitatori che hanno gremito il centro. In corteo erano presenti anche i giovani dei Campi scuola, che per il terzo anno consecutivo hanno voluto marciare accanto alle penne nere, portando freschezza e continuità a una tradizione che si rinnova.

Un’assenza però ha reso l’edizione di quest’anno diversa dalle precedenti: per la prima volta non hanno partecipato i reduci di guerra. L’ultimo, Antonio Barbieri, è scomparso nei mesi scorsi. In loro memoria sono stati portati i cappelli, oggetto simbolico che ha suscitato commozione e rispetto.

Alla giornata conclusiva hanno preso parte numerosi amministratori locali e il ministro Tommaso Foti, che ha seguito le celebrazioni.

Dopo l’alzabandiera e la Santa Messa, la festa si è chiusa con il passaggio della stecca: sarà Carpaneto ad accogliere la prossima edizione della Festa Granda nel 2026. Un arrivederci che conferma lo spirito itinerante della manifestazione e il suo ruolo di collante per l’intera sezione provinciale Ana di Piacenza.

A Ponte dell’Olio resta il ricordo di un fine settimana intenso, che ha saputo unire la memoria storica con la voglia di comunità. La Festa Granda ha dimostrato ancora una volta di non essere soltanto un raduno, ma un’occasione di incontro capace di coinvolgere generazioni diverse e di rafforzare quel legame di solidarietà che da sempre accompagna le penne nere.

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