Mancava da casa da oltre tre settimane un tunisino 52enne, residente nelle Marche, da tempo sotto cura con psicofarmaci. L’uomo si era allontanato da casa con la sua macchina una VW Polo, senza avvisare nessuno.
La moglie era riuscita a contattarlo telefonicamente, e durante la conversazione aveva capito che l’uomo aveva intenzione di togliersi la vita e che si trovava fuori regione, probabilmente a Piacenza.
La donna ha così avuto la prontezza di mettersi in contatto con la centrale operativa del Comando Provinciale per segnalare il fatto e la sua forte preoccupazione.
Una pattuglia del radiomobile, dopo aver perlustrato quasi tutta la zona est della città, compresa l’area golenale del Po, ha intravisto nel parcheggio di via Piemonte, nascosta da alcuni arbusti la vettura del 52enne. L’auto era chiusa a chiave e l’uomo era sdraiato sul sedile anteriore, lato passeggero, e non rispondeva ai militari. Vicino ai pedali i carabinieri del radiomobile hanno intravisto una bombola di gas.
A quel punto hanno deciso di forzare la portiera ed aprirla. Dalla macchina è subito uscito un forte odore di gas. Chiusa la bombola i militari hanno afferrato e trascinato lontano l’uomo che era privo di sensi e non dava segno di ripresa. Sul posto sono intervenute un’ambulanza ed un’auto medica. Il 52enne veniva così ricoverato presso l’Ospedale di Piacenza con prognosi riservata per avvelenamento da ingestione di farmaci e inalazione di gas.
Nel giro di pochi mesi è il secondo provvidenziale intervento di carabinieri che, con sprezzo del pericolo, sono riusciti a salvare persone in procinto di compiere gesti estremi.