Si preannuncia affollata la seduta del consiglio comunale di Piacenza, la prima dopo l’arresto dell’ex presidente Giuseppe Caruso e quella in cui si eleggerà il suo successore.
Con un comunicato a firma di di Gianluca Zilocchi (Segretario Generale CGIL Piacenza), Marina Molinari (Segretario Generale UST – CISL Parma e Piacenza), Francesco Bighi (Segretario Generale aggiunto UIL – Emilia), i sindacati annunciano unitariamente che prenderanno parte al consiglio ed invitano a fare altrettanto anche i propri militanti ed iscritti. I tre segretari dei sindacati inoltre insistono sulla necessità di istituire la commissione prefettizia per “sgombrare dubbi e preoccupazioni intorno alle conseguenze della presenza della criminalità organizzata fra i livelli più alti delle nostre istituzioni”.
Ecco il testo del comunicato:
«Saremo presenti lunedì alla seduta del Consiglio Comunale dove si discuterà delle vicende che hanno portato all’arresto del Presidente del Consiglio stesso nell’ambito della nuova maxi operazione contro la ‘ndrangheta in Emilia Romagna.
Ci saremo, invitando a partecipare anche i nostri militanti ed iscritti, per testimoniare con forza la nostra richiesta di legalità e trasparenza e per dire che Piacenza non merita questo affronto, auspicando un dibattito maturo e che riesca ad approfondire gli evidenti aspetti anche politici intorno agli episodi accaduti e che non possono essere sottaciuti.
Per quanto ci riguarda occorre riempire di contenuti e proposte gli appelli che da più parti sono arrivati per uno scatto d’orgoglio della nostra comunità, dichiarazioni che senza fatti concreti conseguenti rischiano di rimanere retoriche.
Per restituire fiducia e serenità alla comunità piacentina è quindi a nostro avviso indispensabile affidare agli organi dello Stato, a cui va la nostra piena fiducia, il compito di fare luce con gli strumenti previsti dalle norme sull’effettivo livello di infiltrazione della criminalità nel nostro tessuto istituzionale.
Siamo quindi fiduciosi che, una volta effettuati gli approfondimenti necessari, possa essere nominata la Commissione Prefettizia alla quale la Legge assegna questi compiti, così da sgombrare dubbi e preoccupazioni intorno alle conseguenze della presenza della criminalità organizzata fra i livelli più alti delle nostre istituzioni».