«Lo volete o non lo volete questo parcheggio sotterraneo? Sono appena stata a Cannes (per il MIPIM n.d.r.) e lì ci sono parcheggi sotterranei ovunque. Solo da noi non si riesce a fare».
Questo sfogo a favore di giornalisti del sindaco Katia Tarasconi ha chiuso ieri il lungo pomeriggio della Commissione comunale 1 e 2 richiesta dalla minoranza per fare chiarezza sulla vicenda del cantiere di Piazza Cittadella. Una seduta, iniziata e finita in ritardo, protrattasi per quasi due ore, che come c’era da aspettarsi si è, in alcuni momenti, infiammata in particolare quando si sono toccati temi da sempre caldi come la bancabilità e la procedura che avrebbe in corso la prefettura per valutare un’eventuale interdittiva. Per questo versante vi lasciamo a quanto scritto dal collega Giovanni Volpi (leggi qui). Vediamo invece di occuparci proprio del tema bancabilità, emerso con forza durante l’incontro.
Alcune fra le tante e dettagliate domande poste dai commissari di minoranza sono, a loro giudizio, rimaste senza una risposta esaustiva, tanto che l’ex sindaco Patrizia Barbieri ha lanciato l’idea di costituire una commissione permanente di controllo, con cadenza mensile, per avere aggiornamenti continui e non «dover essere costretti a venire a sapere le cose solo attraverso accessi agli atti» di cui peraltro gli uffici comunali si sarebbero lamentati, arrivando ormai a getto continuo.
La Barbieri, nel suo intervento di apertura tra le altre domande poste, ha chiesto di sapere se la bancabilità c’è o meno. «Non ho ancora avuto la possibilità di capire se questa bancabilità c’è o meno. Continuo a sentire delle rassicurazioni sulla bancabilità ma la documentazione della bancabilità dov’è? Chi ce l’ha? Vorrei avere i documenti! Avete visto cos’è successo sulla fideiussione. Mi sono andata a vedere le sedute del consiglio del 31 luglio 2023. I consulenti avevano detto “ricordatevi la bancabilità prima di tutto. Se non c’è la bancabilità non potete consegnare le aree”. Voglio vederla la bancabilità, non che mi dite “c’è”».
Una prima risposta è arrivata dall’attuale RUP (responsabile unico del procedimento), il terzo in ordine di tempo, da poco subentrato in questo delicato incarico, l’architetto Emanuela Schiaffonati.
«Riguardo alla bancabilità sostengo quanto sostenevano i RUP precedenti. Abbiamo garanzie sufficienti a considerarli bancabili. Il rischio è tutto a carico del concessionario».
Chiarimento che non ha per nulla convinto né Patrizia Barbieri né l’avv. Sara Soresi (FdI) che in chiusura di seduta è tornata sull’argomento chiedendo, al riguardo, una risposta precisa al RUP : «Esistono le delibere bancarie o c’è solo la dichiarazione dell’advisor? Il comune è in possesso delle delibere bancarie si o no? Le banche hanno reso disponibili dieci milioni previsti si o no?».
Concetto rimarcato anche dall’avvocato Barbieri «Sulla bancabilità io voglio sapere se abbiamo finalmente una delibera non una certificazione che va tutto bene. C’è una delibera? Non è vero come ha affermato il RUP che il rischio è a carico del concessionario. Non so se vi rendete conto della situazione che comporterebbe l’eventuale mancanza di bancabilità!».
Nella suo intervento finale il RUP ha ribattuto «Sulla bancabilità ho già spiegato prima, non è cambiato nulla rispetto alla precedente affermazione. Non è una mia opinione».
A questo punto è intervenuta la presidente della commissione 2 Caterina Pagani (Piacenza Oltre) che ha ricordato al RUP quale era stata la domanda precisa dei commissari: «E’ stato chiesto se ci sono le delibere bancarie o no».
La risposta del RUP a questo punto è stata secca «Non le abbiamo acquisite».
A proposito del RUP il consigliere Massimo Trespidi ha chiesto come mai la scelta per terzo RUP cambiato nel giro di pochi mesi sia caduto proprio sull’architetto Schiaffonati, che nel comune di Piacenza ricopre un incarico dirigenziale legato al patrimonio e non ai lavori pubblici. Il consigliere Soresi si è invece chiesta se il RUP, come previsto dal codice degli appalti il nuovo RUP sia in possesso di un’esperienza di almeno 5 anni nell’ambito delle attività di programmazione, progettazione, affidamento o esecuzione di appalti e concessioni di servizi e forniture. L’architetto Schiaffonati ha risposto dicendo di aver lavorato nel settore dell’edilizia scolastica e quindi di essersi ampiamente occupata di appalti. Prima di approdare a Piacenza la professionista era stata alle dipendenze della provincia di Reggio Emilia nel ruolo di Istruttore direttivo Tecnico presso il servizio unità speciale per la sismica e l’edilizia scolastica.
Il consigliere Andrea Fossati prendendo la parola si è detto dispiaciuto per questa «mancanza di fiducia nei tecnici dell’ente». «La città – ha proseguito – avrebbe bisogno di un dibattito maggiormente costruttivo. Oggi non c’è stato confronto politico ma si sono lanciati attacchi, dubbi».
Un concetto ribadito oggi, attraverso un comunicato stampa, dai capigruppo di maggioranza in consiglio comunale a Piacenza, Andrea Fossati, Boris Infantino, Luca Dallanegra, Caterina Pagani, Claudia Gnocchi.
«L’attuale maggioranza – scrivono – esprime forte preoccupazione per il clima di delegittimazione che continua a colpire i dipendenti comunali, sempre più spesso oggetto di attacchi strumentali da parte dell’opposizione di centrodestra.
Il confronto politico è legittimo, ma deve restare su un piano istituzionale e rispettoso. Durante la commissione su Piazza Cittadella, invece, si è andati oltre, con atteggiamenti intimidatori e attacchi personali che nulla hanno a che fare con il dibattito politico. Questo atteggiamento denota una grave mancanza di fiducia da parte del centro-destra nei confronti della macchina comunale e di chi vi opera con professionalità.
Per quanto riguarda la recente nomina dell’architetto Schiaffonati, precisiamo che si tratta di una figura con esperienza all’interno degli uffici comunali e senza alcuna incompatibilità. Continuare a mettere in discussione ogni scelta amministrativa con insinuazioni prive di fondamento non solo è scorretto, ma contribuisce a creare un clima di sfiducia che danneggia la città intera.
Chiediamo a tutte le forze politiche di mantenere il confronto nei giusti termini, evitando strumentalizzazioni e attacchi personali. La critica politica è legittima, ma deve basarsi su argomentazioni concrete, non su pregiudizi e delegittimazioni. Piacenza ha bisogno di una politica che costruisce, non di polemiche sterili».
In chiusura di commissione, ieri sera, l’architetto Schiaffonati sul tema dei cartelli dei cantiere incompleti segnalati da Trespidi, ha assicurato di aver già scritto nei giorni scorsi all’azienda per segnalare le difformità che se permarranno verranno sanzionate. Ha anche anticipato che nell’ambito del sopralluogo in cantiere (previsto nella giornata odierna ndr) avrebbe verificato: «La cosa è attenzionata».