Far rivivere la montagna fermando lo spopolamento, aiutandola a sviluppare l’economia, a tutelare l’agricoltura, a far decollare il turismo sostenibile e l’enogastronomia, a togliere le pastoie burocratiche che frenano l’attività di chi resta.
Lo hanno annunciato i parlamentari leghisti Elena Murelli e Pietro Pisani durante l’incontro organizzato dalla Lega, a Bettola, intitolato “Dalla parte del territorio di montagna” con la partecipazione del ministro per gli Affari regionali e delle autonomie, con delega alla montagna, Erika Stefani.
Alla tavola rotonda con il ministro, oltre a Murelli e Pisani, c’erano alcuni rappresentanti del territorio. In sala, l’europarlamentare Marco Zanni, tanti sindaci, tra cui Pietro Negri di Bettola, e il presidente della Provincia, Patrizia Barbieri.
«Questo territorio è fantastico – ha affermato il ministro – e come tanti territori in Italia ha bisogno di valorizzazione. Si deve tener conto delle differenziazioni, perché le montagne italiane hanno delle loro peculiarità. Ai Tavoli non chiedo solo di elencare problemi, ma anche di proporre soluzioni».
Per la nostra provincia, Murelli ha ricordato «di aver parlato con il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, per la riapertura della caserma di carabinieri di Ferriere. Centinaio ha promesso di occuparsene, terminata la vicenda dei pastori sardi e del prezzo del latte ovicaprino».
Pisani ha rimarcato l’aspetto delle infrastrutture e dell’economia: « Ho chiesto ad Anas informazioni sulla soluzione dei problemi della statale 45. Anas mi ha risposto … riferendosi a un tratto genovese. Credo ci sia bisogno di parlare tanto con Anas». Pisani ha continuato: «I territori di montagna devono ricominciare a fare reddito per evitare lo spopolamento. Una delle chiavi può essere lo sviluppo delle energie alternative da fonti rinnovabili: eolico, solare, idrico, legno, biogas. Vanno poi considerati i flussi turistici che si possono sviluppare anche con lo sport, l’aiuto alle piccole produzioni locali che si possono avvantaggiare delle nuova legge che consente di vendere le produzioni anche in aree private. Un altro esempio è la legge sulla raccolta dei tartufi: con una tassa di 100 euro, chiunque li può raccogliere». Murelli, nel settore agroalimentare, ha sottolineato come si possa puntare anche su «coltivazioni alternative, tra cui il nocciolo, una pianta che sta avendo successo in diversi territori italiani».