Pubblicità

    Inaugurata a palazzo Gotico la mostra “la Grande Guerra” (foto e interviste)

    E’ stata inaugurata questa mattina dal sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri (vedi intervista sotto) e dal Prefetto Maurizio Falco, a palazzo Gotico, la mostra dedicata al centenario della fine della Grande Guerra, la Prima Guerra Mondiale.

    Una mostra (vedi foto sotto) che ha poi aperto i battenti nel pomeriggio a tutta la cittadinanza e che resterà aperta fino al 30 dicembre. In esposizione ci sono uniformi e cimeli che raccontano soprattutto storie di persone, di soldati ed ufficiali che presero parte all’ultima guerra di trincea. Fu in molti casi la sorte a stabilire chi avrebbe dovuto sopravvivere e chi invece non ce l’avrebbe fatta. Destini giocati sul filo di lana, come avvenne nel caso del bisnonno del curatore della stessa mostra, Alessandro Centenari, che ha voluto raccogliere le memorie del progenitore in un volumetto intitolato “Le due Guerre di Giuseppe – Memorie di trincea e di burocrazia del borgonovese Giuseppe Centenari” donato alle autorità in occasione del taglio del nastro.  Lui ce la fece, sopravvisse, ma tanti altri vennero falcidiati sotto i colpi dei nemici.

    In mostra maschere anti-gas, costruite con metodi (oggi) rudimentali, dove i filtri erano fatti con fibre di cotone, stampelle di un soldato ferito, strumenti medici ed ancora elmetti, tante divise (oltre 40 uniformi), copricapi, fotografie, medaglie. Ognuno racconta una pezzetto di storia e ci riporta alle fatiche, sofferenze e sacrifici di chi ci ha preceduto. C’è anche una bicicletta pieghevole dei bersaglieri: quando il terreno diventava troppo accidentato il soldato la poteva chiudere, caricare in spalla fino al successivo tratto praticabile. Le ruote erano di gomma piena per evitare forature a il confort veniva comunque assicurato da degli ammortizzatori.

    Gli oggetti e le divise in mostra provengono dalle collezioni private di Paolo Stabilini, Fabrizio Giorgi, Giuseppe Cantoni, Filippo Lombardi, Alessandro Centenari.

    Proprio a Paolo Stabilini, collezionista a cui appartengono molte delle divise e dei cimeli esposti, abbiao chiesto di raccontarci alcune delle cose più curiose che si possono vedere.  Ecco l’intervista.

    Anche il Liceo Classico Gioia ha dato il suo supporto. Alcuni studenti, opportunamente formati,  svolgeranno nei prossimi due mesi il ruolo di guide, cercando di far calare i visitatori nelle atmosfere di quel periodo compreso fra il 1915 ed il 1918.

    L’esposizione nasce da un’idea di Anget, Gruppo Nazionale specialità Pontieri, il cui presidente Giovanni La Porta, è stato uno dei motori principali dell’iniziativa. Ha dato il suo supporto anche l’Esercito ed in particolare le due importanti realtà che ancora gravitano su Piacenza, il 2° Reggimento  Genio Pontieri  ed il Polo di mantenimento Pesante Nord (ex Arsenale). Il comune di Piacenza ha concesso il suo patrocinio (oltre al salone del Gotico) mentre la sponsorizzazione più importante è venuta dalla Banca di Piacenza (hanno contribuito anche Metronotte Piacenza, Blacklemon, Serinord).

    Nessun commento

    LASCIA UN COMMENTO Cancella la risposta

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui

    Exit mobile version