«Oggi per la prima volta dall’inizio dell’epidemia il numero dei guariti è superiore al numero dei nuovi contagiati. È una buona notizia, importante, che ci dice che le misure adottate stanno funzionando e che il sacrificio fatto da tanti italiani ci sta portando sulla strada giusta. Ora bisogna insistere ancora, con grande gradualità, con grande attenzione e con il massimo della prudenza», ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza in merito ai dati di ieri a livello nazionale.
Intanto a Piacenza ieri sono stati aggiunti “solo” 4 decessi a quel conteggio infernale, giunto a 811. Altro dato positivo offerto dal commissario Venturi le chiamate al 118, che nella giornata del 22 aprile si sono fermate a 16, quando il picco del 16 marzo era 157.
Insomma, stiamo per accantonare la Fase 1, pronti ad accogliere questa Fase 2 tra mille incognite. C’è qualche idea sulle riaperture, ma ancora nulla di definitivo fino alla comunicazione ufficiale del premier Conte. Piacenza e provincia mostrano i primi segnali economici importanti. A fronte dei tanti che avevano chiesto la cassa integrazione in deroga, solo pochi hanno ricevuto quanto loro spettava, e molte aziende hanno perso richiesta di prodotto.
Ancora difficile dunque fare previsioni oggi per dire come reagiremo alla Fase 2, la speranza è che saremo ligi alle regole come lo è stato, tutto sommato, nella prima fase. Altrimenti ricominceremo daccapo, ed economicamente potremmo perdere molte aziende del nostro tessuto produttivo, costrette nuovamente a chiudere, temporaneamente, o forse definitivamente.
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