Un vero e proprio giro di case d’appuntamenti quello smascherato dalla guardia di Finanza di Piacenza. I militari avevano avviato le indagini nel novembre 2019 prendendo spunti da alcuni post su Instagram tramite i quali un soggetto, dedito alla prostituzione, pubblicizza l’assunzione di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa delle Fiamme Gialle si è presto estesa ed ha permesso di individuare un sistema di intestazione fittizia di contratti di locazione, architettato da una donna di origini equadoregne con la complicità dei titolari di un’agenzia immobiliare piacentina, volto a subaffittare in “nero” appartamenti – siti nelle province di Parma e Piacenza – a soggetti dediti alla prostituzione.
In particolare, i due titolari dell’agenzia immobiliare hanno concesso in uso appartamenti di loro proprietà nonché immobili nella loro disponibilità – in qualità di intermediari – a soggetti dediti all’attività di prostituzione, a fronte di compensi – tra i 300 ed i 400 euro settimanali – ovviamente non dichiarati al fisco.
Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Piacenza ha emesso due decreti di sequestro preventivo per due appartamenti, ubicati a Piacenza, per un valore complessivo di 330mila euro entrambi trasformati in “case a luci rosse”.
Uno era stato concesso in locazione ad una donna di origini dominicane. Oltre ad usarlo in prima persona per prostituirsi, a sua volta, lo subaffittava in nero a soggetti dediti alla medesima “attività”.
La signora in questione peraltro percepiva il reddito di cittadinanza sin dal mese di aprile 2019. In totale aveva incassato un importo totale di 11.590,20 euro; per questo motivo, oltre ad essere stata deferita alla locale Procura della Repubblica per il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, le è stata anche contestata di non aver segnalato “la variazione patrimoniale” ossia gli incassi del suo mestiere. La situazione è stata segnalata all’Inps per la conseguente revoca del beneficio.
Nel corso dell’operazione denominata “Meretrix” sono stati complessivamente denunciati 18 soggetti per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Tre dei soggetti indagati dovranno anche rispondere di illeciti profitti per circa 186 mila euro ottenuti attraverso l’affitto delle case (da qui il sequestro finalizzato alla confisca)., anche per equivalente.
E’ stato anche identificato un soggetto brasiliano sprovvisto di permesso di soggiorno in corso di validità in Italia. Nei suoi confronti è già stato emesso apposito decreto di espulsione dal territorio dello Stato.