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    La vita di un rione popolare rivive in “La t’è andä bein”

    Venerdì 15 (ore 21), Sabato 16 (ore 21) e Domenica 17 febbraio (ore 16) al Teatro President, per la rassegna dialettale, in scena la Compagnia Teatrale della Famiglia Piasinteina con testi di Egidio Carella: “La t’è andä bein”, commedia brillante in un atto, e “Col cör in gula” scenetta in due quadri e un intermezzo, con la partecipazione straordinaria del Maestro Corrado Casati, regista assieme Pino Spiaggi, e di voci liriche del Coro del Teatro Municipale di Piacenza.

    Rassegna dialettale allestita dalla Famiglia Piasinteina, in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano e dedicata a don Luigi Bearesi.

    “La t’è andä bein” è ambientata negli anni trenta in una casa di un rione popolare dove, nell’ambito dei quotidiani problemi, spiccano la scarsa cultura, momenti di sfogo di nervi in alternanza con con quelli del cuore. La simpatica figura di Gigiotto Torlini contrasta con quella della più scorbutica della moglie Marietta. Vivo e spiccato è invece il contrasto fra l’instabilità, il malessere, la trascuratezza del figlio Nuccio, col garbo e l’affettuosità della cugina Tina, innamorata dello stesso Nuccio. Lisetta è una ragazza la cui migliore virtù non è certo la serietà e, in combutta con la madre Pävla, inscena un inganno per poter sposare Nuccio e sistemarsi.

    Tutto sembra che possa concretizzarsi quando appare Raffaele, amante di Lisetta.

    L’amore sviscerato di Lisetta per Nuccio scompare improvvisamente quando Pävla, Lisetta e Raffaele abbandonano la scena lasciando nella disperazione Nuccio e, al tempo stesso, nella felicità Gigiotto e Marietta. Ai suddetti personaggi si aggiunge la simpatica figura del giovane Gigetto che appare in scena accompagnando in casa Torlini l’amante di Lisetta, il simpatico e scaltro Raffaele.

    L’epilogo, quasi scontato, e dei migliori.

    “Col cör in gula” è stato scritto al fine di ricordare ed esaltare il famoso tenore piacentino Gianni Poggi. L’intento è chiaramente quello di rammentare ai concittadini la giovinezza e la fortunata carriera di quell’artista del quale hanno sempre apprezzato non solo l’arte, ma anche la cordialità e il costante affetto per la città nativa.

    Nel primo quadro il padre (Pino Spiaggi) del giovane Gianni, che è dotato di una voce tenorile non comune, è convinto, almeno inizialmente, che il figlio debba dedicarsi a trovare un lavoro stabile, piuttosto che pensare a cantare. Al contrario, la madre (Mirella Girometti) stravede per le qualità canore del figlio creando un vivace e umoristico scambio di opinioni con il marito.

    Appare poi in scena l’amico di Gianni (Pietro Rebecchi), pure lui cantante, ma non certo, come lui stesso asserisce, dalle qualità canore non paragonabili a quelle di Gianni. Attraverso un simpatico scambio di opinioni e di esilaranti battute fra i tre personaggi, quest’ultimo, prima di lasciare la scena esalta, commuovendosi, le qualità canore di Gianni, tale da catturare persino l’attenzione del padre. Per finire, si ode il canto del figlio, che sta rientrando in casa, tra la commozione dei genitori.

    La scena del Secondo quadro si svolge in un’osteria che riflette quel particolare ambiente popolare dei coristi del Teatro Municipale, riunitisi, assieme al Maestro ed ai tradizionali frequentatori (attori), per festeggiare i trionfi di Gianni, diventato ormai un famoso tenore. Fra una romanza (Bôttein) e una battuta, ecco apparire il fedele amico di Gianni, in compagnia dell’amministratore, che annuncia a breve l’arrivo dell’illustre concittadino.

    Quando Gianni entra in scena, prima di recarsi al Teatro Municipale per un concerto, tutti i presenti lo abbracciano e si congratulano con lui. Il quadro si conclude con un canto corale coinvolgente.

    Il Siparietto si svolge tra il primo e secondo quadro, onde dar modo al cambio di scena, ha luogo un simpatico incontro tra due amici (Carlettô e Giôvannein) dove, il simpatico Giôvannein dialoga con l’ingenuo Carlettô. Una divertente scenetta dove, a seguito del racconto da parte di Carlettô riguardante una sua vissuta.

    Interpreti: Fabio Agosti, Danilo Anelli, Daniela Balordi, Lorenza Bardini, Gildo Campominosi, Manuela Chiappini, Gianpaolo Foanna, Lucia Fortunati, Sergio Giovisi, Mirella Girometti, Cesare Ometti, Gigi Pastorelli, Carlo Pinotti, Luca Ragazzi, Pietro Rebecchi, Pino Spiaggi, Bruno Tramelli, Silvia Uccelli, M.o Corrado Casati, Andrea Galli (Tenore), Carlo Nicolini (Tenore), Gianni Zucca (Tenore).

    Rammentatrice Nice Fariselli, costumi Lorenza Bardini, musiche Corrado Casati e Luciano Del Giudice, assistente di scena, Paola Nicelli, acconciature e trucchi On Hair di Lorenza Pezzoni.

     

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