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L’appello dell’ordine dei medici: “Salvare il Servizio Sanitario Nazionale”

Salvare il Servizio Sanitario Nazionale: un tema di grande attualità e sempre più pressante, su cui da anni il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici di Piacenza ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni riguardo le difficoltà del SSN e la urgente necessità di adeguati finanziamenti per metterlo in sicurezza e garantire ai cittadini i servizi di cui hanno bisogno.

Già nella riunione del 21 marzo 2017, aveva condiviso infatti il Documento “In difesa del Servizio Sanitario Nazionale”, elaborato dal Comitato Nazionale per la Bioetica, e si era impegnato per creare le condizioni necessarie alla sua realizzazione in ambito locale, ritenendo che la crisi del sistema meritasse una particolare attenzione ed un grande impegno.

Nel documento venivano identificate numerose cause alla base della crisi più grave dal momento della fondazione del SSN:

  • l’invecchiamento della popolazione e l’incremento delle persone affette da patologie multiple, da malattie croniche e da disabilità, situazioni tutte che necessitano di terapie sempre più costose;
  • la insufficiente attenzione alla prevenzione;
  • il ritardo nella digitalizzazione della Sanità:
  • la necessità di rivedere ed aggiornare i Livelli Essenziali di Assistenza sulla base di criteri di evidenza e del rapporto costi-efficacia;
  • la necessità di investire sulla formazione professionale e interprofessionale e sulla ricerca.

All’epoca si evidenziava come “il finanziamento del SSN era simile a quello di Spagna, Portogallo e Grecia e ben al di sotto dei livelli di Francia e Germania; lo status della spesa sanitaria del nostro paese era frutto di diversi tagli al SSN avviati da diversi anni con il chiaro obiettivo di allinearci ai parametri richiesti dal pareggio dei bilanci degli Stati imposti dal patto di bilancio europeo.”

Da allora poco è cambiato, nonostante le raccomandazioni del Comitato Nazionale della Bioetica e del documento “Non possiamo fare a meno del Servizio Sanitario Pubblico, elaborato da un Gruppo di medici e scienziati il 2 aprile 2024, che “rilevava un grave sottofinanziamento del SSN e sosteneva che il servizio sanitario è sostenibile se i cittadini lo vogliono. Il che significa che i cittadini ne riconoscono l’importanza, lo sostengono con le loro contribuzioni e lo utilizzano in maniera appropriata”.

Anche la Fondazione GIMBE da anni è impegnata nella difesa del SSN, pubblica un rapporto sulla situazione sanitaria italiana ogni 12 mesi, e sostiene la necessità di potenziarla rilanciando il SSN. Oggi nel suo sito pubblica questo testuale avvertimento: “Siamo di fronte ad una crisi di sostenibilità senza precedenti di un Servizio Sanitario Nazionale, ormai vicino al punto di non ritorno. Il diritto costituzionale alla tutela della salute si sta trasformando in un privilegio per pochi, lasciando indietro le persone più fragili e svantaggiate, in particolare nel Sud del Paese.”

Ultima occasione, in ordine di tempo, in cui è stato lanciato l’allarme in modo perentorio su questo tema, la Manifestazione unitaria “Investire sui Medici per salvare il Servizio Sanitario Nazionale”, organizzata il 25 gennaio 2025 a Roma dai Sindacati medici, con il sostegno della Federazione Nazionale Ordine Medici e Odontoiatri, per chiedere “la definizione di atto medico, una revisione della responsabilità medica, l’adozione di misure volte a rendere attrattiva ed a riqualificare la professione, sicurezza sui luoghi di lavoro, un rapporto medico paziente rinsaldato, la definizione di un nuovo patto per la salute e l’adozione di un approccio “One Health”.

Il Consiglio Direttivo dell’OMCeO di Piacenza, nella riunione del 18 febbraio 2025, nella piena condivisione delle valutazioni e delle proposte contenute nei documenti sopra ricordati, nella unanime convinzione che la salvaguardia del Servizio Sanitario Nazionale sia una assoluta priorità per la nostra società e che la informazione e la responsabilizzazione dei cittadini, al pari di quella degli amministratori e degli operatori sanitari siano le condizioni imprescindibili per riuscire nella impresa, si impegnerà per tutta la durata del suo mandato 2025-2028 per favorire la conoscenza, la consapevolezza e la responsabilità della comunità piacentina riguardo i problemi del SSN e per sollecitare tutti, nessuno escluso, a mettere in atto, fin da subito, le necessarie azioni di tutela e di sostegno.
Amministratori, professionisti sanitari e cittadini devono agire insieme per salvare il Servizio Sanitario Nazionale, ciascuno per la propria parte di responsabilità.

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