Si è svolto ieri l’annunciato incontro organizzato dai Liberali Piacentini per presentare una controproposta al Piano per la Mobilità sostenibile elaborato dal Comune di Piacenza e cercare di far convivere la salute con la rinascita della città e del suo centro storico in particolare.
Tante le persone che hanno preso parte alla serata fra cui i consiglieri comunali Antonio Levoni (Liberali), Massimo Trespidi e Mauro Monti (Liberi), Andrea Pugni (M5S) Nelio Pavesi (Lega). Presente anche l’ex assessore Filiberto Putzu, l’amministratore unico di Piacenza Expo Giuseppe Cavalli, il presidente dell’Unione Commercianti Raffaele Chiappa e il direttore della Confesercenti Fausto Arzani.
L’impianto al quale pensano i Liberali è basato su due parallele (ad esempio via Taverna, via Garibaldi, via Sant’Antonino e via Scalabrini da un lato; via Roma e via Borghetto (ispirandosi al decumano, l’asse est-ovest della città disegnata dai romani) dall’altro (questo non esclude, per la prima delle due direttrici, di considerare anche viale Malta e lo Stradone Farnese), a senso unico – da individuarsi l’uno contrario dell’altro – con spazi di sosta temporanei nelle zone in cui ciò sia possibile e venga consentito. A questo fondamentale impianto viario potrebbero essere aggiunte vie di penetrazione e ritorno (ad esempio via Giordani-via Scalabrini, in questo senso unico o viceversa), mentre aree di parcheggio, più o meno delimitate, dovranno alimentare il concetto dell’apertura (non, della chiusura) della città. Seguendo questa logica Piazza Cittadella (per la quale l’attuale Amministrazione ha condiviso la soluzione del garage interrato) nel disegno liberale andrebbe in parte destinata a parcheggio a cielo aperto, con la stessa piazza che potrebbe assumere il ruolo di “trampolino di lancio” verso Piazza Cavalli attraverso una via Cittadella ulteriormente rinnovata e valorizzata nell’arredo urbano, come direttissima per raggiungere il centro («evitando a chi arriva a Piacenza il passaggio davanti all’obbrobrio del Carmine»). L’Associazione intitolata a Luigi Einaudi ha idee anche su Piazza Cavalli: va mantenuto l’attuale impianto a raggiera caratterizzato da vie di percorrenza dalla Piazza stessa verso l’esterno, a servizio dei mezzi di soccorso, così che la nostra maggiore piazza abbia i requisiti, anche sotto questo profilo, per diventare un centro di attrazione di persone, peraltro facilmente sgombrabile in tutti i sensi che i mezzi e le persone potrebbero percorrere.
«Questa concezione innovativa – ha proseguit
«Se in questo e in altri dibattiti – ha precisato l’avv. Sforza – si arriverà alla conclusione che le nostre idee non stanno in piedi, si eviteranno altre discussioni. L’importante è che ci sia un confronto aperto, alla luce del sole, senza pregiudiziali massimaliste. Se invece queste linee guida saranno a giudizio di qualcuno meritevoli di considerazione, l’innovativa visione proposta si aprirà al futuro della città così che la comunità possa di essa riappropriarsi cacciando la desertificazione ed il soffocamento delle attività commerciali, artigianali e professionali come finora avvenuto, con il rischio di avere in centro come tipologia edilizia dominante, quella dei garage. La concezione che è la base di questa proposta, se completata con modifiche, correzioni e nuove direttrici di marcia che ne rispettino la visione di fondo, potrà evitare che il nuovo Piano traffico possa risolversi nella sola realizzazione di nuove aree pedonali, a mo’ di rappezzo».
L’intervento di Confedilizia
Oggi, su questa proposta, si registra il commento di Confedilizia Piacenza.
«Il Piano urbano di mobilità sostenibile (Pums) della Giunta Barbieri, così come è strutturato con la previsione di una miriade di nuovi vincoli e nuove zone di chiusura al traffico, sicuramente non riuscirà a rivitalizzare e rilanciare il centro storico di Piacenza. Bene hanno fatto quindi i Liberali Piacentini a proporre una alternativa all’attuale Piano della Giunta.
La controproposta dei Liberali, incentrata non su di una ulteriore chiusura della città che mortificherebbe il centro ma anzi su di una maggiore apertura alla mobilità attraverso vie principali di scorrimento e vie di penetrazione e ritorno (che non escluderebbe comunque la possibilità di un ragionato eventuale allargamento delle zone pedonalizzate), è senza dubbio interessante ed intelligente.
Le nuove limitazioni sul traffico creerebbero infatti ulteriori problemi non solo a chi ha la necessità di recarsi in centro per esigenze di lavoro e ai residenti, ma anche a chi vi si reca per effettuare acquisti, stante altresì l’inadeguatezza dei parcheggi in prossimità della Ztl e la attuale disorganizzazione dei mezzi pubblici.
La Confedilizia piacentina (che tra l’altro ha sempre mantenuto la propria sede in centro storico probabilmente contribuendo sino ad oggi, con l’afflusso – seppur difficoltoso – dei suoi più di 4 mila associati, ad evitare la morte totale del centro storico) ha del resto da sempre preso posizione contro la Ztl e gli allargamenti che nel tempo la stessa ha subito, rimarcando gli enormi problemi che la continua chiusura della città ha causato ai residenti ed ai commercianti del centro storico, i quali, oltre ad essere vincolati nei loro spostamenti da percorsi “vita” obbligati e da una serie di permessi “multicolore”, trovano difficoltà anche a far intervenire le ditte per le manutenzioni o i fornitori per la consegna di merci, anch’essi soggetti ai divieti e ai vari adempimenti burocratici per poter circolare.
Senza contare – come detto – la sempre maggiore difficoltà per chi vuole usufruire del centro (per acquisti, ecc..) ad accedervi.
Auspichiamo quindi che la proposta avanzata dall’Associazione dei Liberali Piacentini venga da tutti presa in seria considerazione, come tra l’altro è già avvenuto da parte di molti dei presenti al dibattito che è seguito alla presentazione della stessa proposta, in modo che una volta per tutte si possa dare una svolta in positivo per la rinascita della città».