Un’impresa che entra nella storia dell’atletica piacentina e italiana. Andrea Dallavalle ha conquistato la medaglia d’argento nel salto triplo ai Mondiali di Tokyo 2025, con il nuovo primato personale di 17,64 metri, superato soltanto all’ultimo salto dal campione olimpico Pedro Pablo Pichardo, che ha raggiunto 17,91. Terzo posto per il cubano Lazaro Martinez con 17,44.
La finale è stata ad altissima tensione: il triplista azzurro, entrato con la quarta misura in qualificazione, ha messo insieme una serie regolare di salti sopra i 17 metri (17.00, 17.24, 17.06 e 17.15), prima di giocarsi tutto nell’ultimo tentativo. È lì che ha piazzato il salto della vita, 17,64, che gli è valso la medaglia e un’esultanza liberatoria insieme allo staff guidato dall’allenatore Ennio Buttò. L’oro sembrava a portata di mano, ma Pichardo ha tirato fuori una prestazione monstre che gli ha consegnato il titolo. Per Dallavalle resta però uno storico argento, il primo podio iridato della carriera.
Nato a Piacenza 25 anni fa e residente a Gossolengo, Dallavalle ha iniziato giovanissimo a mettersi in mostra nel salto triplo: dall’argento agli Europei Under 18 del 2016 al record italiano juniores con 16,87 nel 2017, fino al titolo europeo U23 del 2021. Negli ultimi anni non sono mancate difficoltà, tra infortuni muscolari e problemi alla caviglia, ma il talento piacentino ha sempre saputo rialzarsi. Nel 2022 aveva sfiorato il podio mondiale con un quarto posto, oggi si è preso la rivincita scrivendo una delle pagine più belle della sua carriera.
L’impresa ha acceso l’orgoglio di tutta la città. “Un risultato eccezionale – ha sottolineato il sindaco Katia Tarasconi – che rende orgogliosa tutta Piacenza. Andrea non è solo un talento sportivo di livello internazionale, ma anche un esempio per i giovani: la sua medaglia illumina la città e ci fa sentire parte di questo successo mondiale”.
Sulla stessa linea anche l’assessore allo Sport Mario Dadati, che insieme al sindaco ha aggiunto: “Grazie Andrea, è un’emozione straordinaria quella che hai regalato oggi all’Italia intera. Con la tua determinazione sei entrato di diritto tra i più grandi triplisti della scena internazionale, scrivendo una delle pagine più belle dell’atletica italiana”.
Il Comune di Piacenza seguirà con entusiasmo il prosieguo della carriera di Dallavalle, certo che l’argento mondiale sia solo una tappa di un percorso destinato a regalare ancora tante soddisfazioni.
Andrea Dallavalle: un argento mondiale orgoglio di tutto lo sport e di tutto il territorio piacentino
Il messaggio di congratulazioni del Delegato Provinciale CONI, Robert Gionelli, per la medaglia d’argento conquistata oggi a Tokyo da Andrea Dallavalle ai Campionati Mondiali di atletica leggera.
“Diventa sempre più difficile trovare aggettivi appropriati per definire la carriera sportiva di Andrea Dallavalle, lo straordinario campione piacentino che oggi, ancora una volta, grazie all’argento mondiale conquistato a Tokyo nel salto triplo, ha dato gloria e lustro non soltanto allo sport italiano e piacentino, ma anche a tutto il nostro territorio. Andrea Dallavalle ci ha regalato quelle belle e intense emozioni che soltanto lo sport è in grado di trasmettere, facendoci percepire non solo le sue straordinarie doti di atleta ma anche il suo valore umano e l’amore per la sua terra natale. A nome di tutto lo sport piacentino che ho l’onore di rappresentare, mi complimento e ringrazio Andrea Dallavalle – così come il suo allenatore Ennio Buttò – per questo prestigioso successo che impreziosisce ulteriormente tutto lo sport biancorosso”.
Dall’Università Cattolica ai Mondiali di atletica: Andrea Dallavalle è medaglia d’argento nel salto triplo
Ai Mondiali di atletica di Tokyo, Andrea Dallavalle è medaglia d’argento nel salto triplo. Una medaglia conquistata con la determinazione e la sana cattiveria di chi vuole lasciarsi alle spalle troppi infortuni e qualche risultato sotto le attese. Ritrovando la forma fisica, la concentrazione e la serenità per far fare a tutti gli appassionati di atletica un balzo sul divano.
Il suo è un salto triplo verso la storia, che vale la medaglia d’argento nel salto triplo (17.64) e trascina l’Italia a quota sei medaglie, pareggiando così il record di Goteborg 1995. Meglio di lui, solo il cubano naturalizzato portoghese Pichardo. Ma se la storia di quest’ultimo ci racconta l’ineluttabilità di un predestinato, di un campione che ha bruciato i record nazionali di entrambi i Paesi che ha rappresentato, che è già stato campione olimpico, mondiale ed europeo, è la favola di Andrea Dallavalle a riempire gli occhi e i cuori in pomeriggio italiano di metà settembre.
Perché ci ricorda ancora una volta che nello sport, come nella vita, la prima regola è non mollare mai. Il copyright più celebre è di Julio Velasco, ma l’esempio concreto più recente è di un 25enne piacentino che di mollare proprio non ne vuole sapere. Del resto, lo ha già dimostrato proprio nella sua città, Piacenza, dove si è laureato, tra un’Olimpiade e l’altra, nella magistrale in Banking and Consulting dopo aver conseguito la triennale in Economia aziendale – profilo Marketing management, nella Facoltà di Economia e Giurisprudenza. Già, perché Andrea ha scelto due volte l’Università Cattolica del Sacro Cuore nel campus di Piacenza, dove ama ripetere che si sente a casa. «Figlio dell’atletica», come si definisce, di papà Fabrizio, ex velocista, e mamma Maria Cristina, che fu primatista ai campionati italiani nel salto in lungo tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, deve la sua passione più grande al fratello Lorenzo. «È tutta colpa sua se ho iniziato a fare salto triplo» aveva raccontato. «L’ho sempre visto come un punto di riferimento. Probabilmente è grazie a lui se sono riuscito ad arrivare a questi risultati».