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Piacenza: smantellata rete di spaccio

Cinque gli stranieri coinvolti. Fra essi un 23enne egiziano che cedeva cocaina in cambio di soldi ma anche di sesso. Era lui il principale corruttore del medico arrestato la scorsa estate

La Squadra Mobile della Questura di Piacenza, in collaborazione con l’U.P.G.S.P. di Piacenza e la Squadra Mobile di Pavia, ha inferto un duro colpo al traffico di stupefacenti nella città, eseguendo tra il 21 e il 22 aprile scorso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e un decreto di perquisizione a carico di cinque cittadini stranieri. Le persone coinvolte sono indagate a vario titolo per spaccio di sostanze stupefacenti, possesso di armi e favoreggiamento.
L’operazione è il risultato di un’approfondita indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza. Questa attività rappresenta uno sviluppo di una più ampia inchiesta riguardante gli scontri tra gruppi di cittadini nordafricani per il controllo del mercato della droga a Piacenza.
Al centro dell’indagine si trovava la rete di spaccio gestita da un gruppo di egiziani. Uno dei due presunti capi era già noto alle forze dell’ordine, essendo stato arrestato in flagranza di reato per spaccio di cocaina, hashish, oppiacei e benzodiazepine ben due volte nei mesi di agosto e settembre del 2024. Attualmente, era sottoposto al divieto di dimora nella Provincia di Piacenza.
L’inchiesta ha preso il via da un intervento della Polizia Locale di Piacenza nel giugno del 2024. In quell’occasione, l’uomo era stato fermato in via Colombo dopo un breve inseguimento e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per il porto di due coltelli con tracce di stupefacenti. Durante la fuga, lo spacciatore aveva perso il suo telefono cellulare, un elemento che si è rivelato cruciale per le indagini. L’analisi del dispositivo e le successive testimonianze hanno permesso agli investigatori della Squadra Mobile di ricostruire l’intera rete di spaccio.
Le indagini hanno rivelato come l’indagato avesse continuato la sua attività illecita a Piacenza, offrendo cocaina in cambio di denaro o prestazioni sessuali. Gli inquirenti sono riusciti a identificare anche i suoi complici, anch’essi attivi nel traffico di droga, che sono stati a loro volta sottoposti a procedimento penale.
Un elemento significativo emerso dall’indagine è il coinvolgimento del principale indagato in un’altra vicenda di cronaca: egli risulterebbe essere uno dei principali corruttori del medico di base arrestato ad agosto per corruzione e spaccio. L’egiziano si riforniva dal medico di ricette per farmaci stupefacenti, che poi rivendeva al dettaglio.
Nonostante lo smantellamento della rete di approvvigionamento di farmaci illegali, l’uomo aveva continuato a spacciare cocaina. Il 23enne egiziano era quindi destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e, poiché senza fissa dimora, erano state avviate le ricerche per rintracciarlo.
L’uomo è stato infine individuato la sera del 21 aprile 2025 dalle Volanti della polizia durante un intervento per una lite con altri cittadini nordafricani, dimostrando una palese violazione della misura cautelare a cui era sottoposto. La Squadra Mobile è intervenuta per eseguire l’arresto e le perquisizioni a suo carico e dei suoi complici. In quella circostanza, è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per lesioni aggravate causate durante la lite.
Le perquisizioni successive, estese agli altri quattro indagati (tre cittadini nordafricani e un albanese di età compresa tra i 20 e i 35 anni), hanno portato al sequestro di due grossi machete, un modesto quantitativo di hashish e i dispositivi informatici degli indagati.
L’uomo arrestato è stato portato nella casa circondariale locale. Una volta risolte le sue pendenze con la giustizia, la sua posizione sarà valutata dall’Ufficio Immigrazione per gli eventuali provvedimenti di competenza. Le indagini proseguiranno per fare luce sul ruolo degli altri componenti della sua rete criminale.

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