Di Potere al Popolo dopo la campagna elettorale, salvo alcune comparsate televisive, non si è sentito più nulla. Nel frattempo il movimento ha cominciato a riorganizzarsi. Ieri c’è stata una prima assemblea pubblica anche a Pontenure, in cui erano presenti oltre al candidato alla Camera alle ultime elezioni Giuseppe Fasoli, anche Salvatore Prinzi, militante che proviene dall’ex OPG occupato “Je So’ Pazzo”, per dare qualche ragguaglio sul futuro del movimento stesso, in che direzione sta andando. A novembre la prima assemblea nazionale, ora? “Il messaggio di allora – sottolinea – conteneva il germe di qualcosa di differente. Non pensavamo chissà quale risultato elettorale, però non volevamo stare zitti per tutta la campagna elettorale sottolineando la deriva razzista, ma soprattutto volevamo attivare una pratica diversa dal mettersi in gioco solo durante la campagna elettorale”.
LA VISIONE POLITICA
Dopo l’introduzione Prinzi va a valutare l’operato del Governo gialloverde: “Le alleanze al potere hanno saputo intercettare il malessere delle persone, il loro desiderio di riscatto. Si sono presentati come nuovi solo perchè hanno parlato un linguaggio diverso rispetto alla politica tradizionale. La destra ha rubato i temi sociali tipici della sinistra, e la sinistra si è asservita ai dettami del mercato, con una mentalità da eterni sconfitti, guardando solo il proprio piccolo orticello. Bisogna cambiare lo stile comunicativo, parlando in modo semplice ai delusi della politica“.