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    Progetto europeo Edugate, anche Piacenza al meeting in Polonia

    Si è tenuto nei giorni scorsi a Krasne, in Polonia, il terzo meeting del progetto europeo Edugate, co-finanziato dal programma Erasmus Plus, che vede protagonista il Comune in quanto capofila. Daniela Giorgi ha rappresentato Piacenza in quanto coordinatrice pedagogica dei nidi, e Maria Grazia Di Tonno, educatrice del servizio internazionale di via Sbolli. Partner dell’iniziativa anche la municipalità di Riga, in Lettonia, gli istituti privati Angel di Praga e Fini di Radece, in Slovenia, nonché le università di Milano Bicocca e Goteborg che garantiscono il supporto scientifico.

    Il progetto durerà tre anni e si focalizza sull’insegnamento multilingue nel sistema dei servizi educativi per la prima infanzia, con l’obiettivo di migliorare le competenze di educatori e insegnanti per questa fascia d’età, con particolare riferimento all’insegnamento della seconda lingua. Sinora, dal network guidato da Piacenza è scaturita una mappa dei bisogni formativi, come esito di una ricerca che ha coinvolto direttamente 165 educatori e insegnanti sul tema del bilinguismo, nonché una raccolta di 35 buone pratiche innovative riguardanti l’insegnamento di una seconda lingua, sperimentate nell’ottobre 2017 in occasione di un evento formativo tenutosi a Praga, cui hanno partecipato anche 5 tra coordinatori ed educatori dei nidi d’infanzia comunali.

    La successiva settimana di formazione si terrà a Piacenza nell’ottobre di quest’anno, verranno accolti 35 educatori provenienti da tutte le realtà coinvolte nel progetto: sarà il momento in cui confrontare e discutere una serie di attività didattiche proposte dall’Università Bicocca nel corso del meeting di Krasne. Tre i moduli che i partner del progetto, lavorando a coppie, testeranno in questi mesi: miglioramento linguistico e attività di screening, apprendimento di una lingua straniera, sviluppo della comunicazione, della cultura e dell’identità.

    In Polonia, i componenti della rete Edugate si sono confrontati anche sui programmi educativi, redatti e coordinati dall’Università di Goteborg con la partecipazione di tutti, che forniscono indicazioni precise sull’insegnamento e l’uso della seconda lingua nelle attività quotidiane. Ogni partner lavorerà sulla descrizione del suo contesto locale e sugli aspetti culturali presi in esame per adattare il lavoro alle diverse realtà. Il Comune di Piacenza sta già lavorando su alcune di queste metodologie nel servizio internazionale di via Sbolli, dove la lingua inglese viene parlata sia nella sezione nido (1-3 anni), sia nella sezione infanzia (3-6 anni). L’obiettivo, per il futuro, è quello di applicare le buone pratiche emergenti dal progetto anche in altri ordini di scuola, per arricchire la qualità dell’offerta educativa in tutti i servizi per l’infanzia locali. 

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