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Riqualificati gli orti urbani di via Piacenza

Oggi l’assegnazione degli spazi presenti gli assessori Bongiorni e Groppelli: “Fondamentale la funzione sociale e aggregativa”

I lavori di riqualificazione degli orti urbani di Piacenza da parte del Comune sono stati completati nei giorni scorsi ed è stata redatta la graduatoria per l’assegnazione. Questa mattina, martedì 29 aprile, si è proceduto con la prima fase di riconsegna per gli orti situati in Via Boselli alla presenza dell’assessore ai Lavori Pubblici Matteo Bongiorni e dell’assessore alla Partecipazione Serena Groppelli. Domani, mercoledì 30 aprile, sempre in mattinata, riapriranno anche gli orti di Via Degani, Via Einaudi e Parco di Montecucco.
L’assegnazione degli orti è avvenuta in conformità al Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli orti pubblici urbani, come stabilito dalla delibera di Consiglio comunale 42 del 6 dicembre 2021. I lavori di riqualificazione, per un valore complessivo di circa 350mila euro, hanno riguardato principalmente gli orti di Via Boselli, Sant’Antonio e Montecucco, che necessitavano di interventi strutturali.
Tra le migliorie apportate, si segnalano l’installazione di contatori e nuove fontanelle per l’erogazione dell’acqua per ogni appezzamento, e la realizzazione di casette porta attrezzi per ogni ortista in Via Degani. Negli orti di Via Boselli, Sant’Antonio e Montecucco, è stato eseguito un ridisegno integrale degli spazi, uniformandoli a circa 40 mq per appezzamento.
In totale, sono stati creati 16 piazzole a Montecucco, 24 in Via Einaudi e Via Boselli, e 25 in Via Degani, per un totale complessivo di 65 appezzamenti e una superficie di circa 4.700 metri quadri.
Questa prima fase di assegnazione avrà durata quinquennale e coinvolgerà 52 assegnatari che hanno ottenuto un punteggio sufficiente per ricevere un’assegnazione diretta, ossia coloro che sono già assegnatari uscenti del medesimo lotto. Gli ulteriori 37 destinatari saranno contattati in base alla graduatoria per esercitare diritto di prelazione e scelta della piazzola nei vari orti, fino a esaurimento delle disponibilità.
Sono due le tipologie di orti previste: gli “Orti per cittadini” riservati a chi ha compiuto 18 anni, e gli “Orti per la terza età” per le persone over 65 anni. Tra i criteri di preferenza per l’assegnazione, oltre alla data di ricezione della domanda, sono stati considerati la residenza nel quartiere e la presenza in famiglia di persone con invalidità. Per l’assegnazione degli orti destinati alla terza età, è stata considerata anche la storicità di precedente assegnazione.
La concessione degli orti è personale e non può essere ceduta a terzi; decadrà automaticamente qualora il titolare trasferisca la propria residenza al di fuori di Piacenza. Inoltre, non è consentito essere imprenditori agricoli, possedere altri terreni coltivabili nel territorio comunale, e l’assegnazione non deve essere finalizzata a scopi di lucro.
“Ringraziamo le ortiste e gli ortisti per la pazienza – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Matteo Bongiorni – ma riteniamo che questa fosse una fase necessaria per riportare gli orti urbani a un’opportuna modalità di gestione, visto che gli orti avevano ancora le loro radici nelle ex Circoscrizioni comunali (soppresse ormai 13 anni fa). Questo per ricordare che, al di là delle abitudini sedimentate, si tratta di spazi pubblici soggetti a regole e principi di rotazione”. “Tutto ciò – aggiunge l’assessora alla Partecipazione Serena Groppelli – senza mai dimenticare lo spirito e, soprattutto, le finalità sociali e aggregative per le quali gli orti urbani sono nati”.
Opportuna quindi l’approvazione del Regolamento da parte del Consiglio comunale nel 2021, sottolineano gli amministratori, che ritengono altrettanto appropriata la riqualificazione e l’adeguamento che rimette in ordine gli spazi: «Interventi orientati all’insegna di una maggiore accessibilità e funzionalità, con la realizzazione dei servizi igienici in strutture rinnovate». «Sarà quindi una sorta di nuovo inizio per gli assegnatari – concludono – e spiace ovviamente per coloro che sono rimasti esclusi. Credo che il Comune abbia comunque dimostrato concretamente di voler investire negli orti urbani e, ci auguriamo che l’attuale iniziativa di manutenzione straordinaria del patrimonio esistente potrà invece consentire di destinare eventuali risorse future alla loro implementazione».

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