Dopo 14 anni di mancato rinnovo del Ccnl della sanità privata, 3 anni di trattativa e una pre-intesa molto sofferta, Aiop e Aris – associazioni datoriali per la sanità privata – si sono sottratte alla firma definitiva del contratto, aggiungendo un ulteriore danno a lavoratori che durante l’emergenza Covid sono stati definiti unanimemente eroi, mentre ora vengono ancora una volta umiliati e danneggiati professionalmente. Un danno che riguarda oggi lo stipendio e domani la futura pensione di oltre 550 lavoratori, soltanto nella realtà di Piacenza, dove sono presenti tre strutture della sanità privata accreditate con il pubblico: Casa di Cura Piacenza, Casa di Cura Sant’ Antonino, San Giacomo di Ponte dell’olio.
Le segreterie nazionali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale in servizio presso queste strutture in preparazione dello sciopero che sarà indetto per settembre, programmando il seguente calendario di iniziative: domani, mercoledì 5 agosto, presidio a piazza Montecitorio, il 24 agosto presidi territoriali sotto le Prefetture e il 31 agosto presidi-assemblee in tutte le strutture Aiop- Aris.
“La mancata firma del rinnovo contrattuale sta provocando tensioni crescenti – spiegano dalla Fp Cisl – anche alla luce del fatto che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è pronta a farsi carico del 50% delle spese relative al citato rinnovo contrattuale. Nel caso di un ulteriore rifiuto da parte delle associazioni datoriali, i sindacati sono pronti a chiedere la revoca degli accreditamenti e delle convenzioni alla Regione Emilia Romagna”.