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Spray al peperoncino in una classe all’Isii Marconi. Intossicati 12 studenti e una bidella

Dura presa di posizione del sindacato Gilda che dice "basta buonismo davanti a questi atti delinquenziali "

Potrebbe esserci una “bravata” dietro quanto accaduto stamane in una seconda dell’istituto Isii Marconi di Piacenza. Una dozzina di ragazzi ed una bidella hanno accusato lievi difficoltà respiratorie, irritazione alla gola, vomito e mal di testa in seguito all’utilizzo nell’aula di uno spray al peperoncino. Sul posto sono arrivati vari mezzi di soccorso inviati dalla centrale del 118, vigili del fuoco e due volanti della polizia. Gli studenti ed la collaboratrice scolastica sono stati portati in ospedale per accertamenti ma nessuno ha fortunatamente avuto gravi conseguenze.
Durissima la presa di posizione del sindacato degli insegnanti Gildache si riserva di costituirsi parte civile.

“In merito al grave episodio avvenuto questa mattina all’Istituto “Marconi” di Piacenza, dove 12 studenti e un’operatrice scolastica, sono stati colti da malore a seguito della delinquenziale azione di qualcuno che ha spruzzato spray al peperoncino, tanto da richiedere l’intervento in forze di personale del 118, di volanti della Polizia e Vigili del Fuoco.

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza di fronte all’ennesimo episodio delinquenziale avvenuto nelle nostre scuole, invita tutti tutti gli attori istituzionali a mettere fine al buonismo:
a 14 anni si è perseguibili penalmente, a 16 anni non si è nemmeno più nell’obbligo scolastico, chi ha raggiunto tale età e non ha voglia di studiare deve essere “indirizzato” al duro lavoro dei campi o delle fonderie”.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti: “Non sarà il caso del Marconi, ma anche a Piacenza ci sono ci sono dei dirigenti scolastici pseudo buonisti che fanno indebite pressioni sui docenti che cercano di operare con rigore e severità – continua – noi non ci stiamo e se qualche nostro collega, per i fatti di oggi, dovesse risultare parte offesa in un processo noi siamo disposti a costituirci parte civile”.

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