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    Tarasconi (PD): “Bobbio unico vero ospedale di montagna. Servono lungimiranza e investimenti”

    «L’emergenza Covid ce l’ha insegnato: l’ospedale di Bobbio è indispensabile proprio perché l’unico della nostra montagna. Servono visione e investimenti». La consigliera regionale del Pd Katia Tarasconi parte da una considerazione di carattere prettamente geografico che può sembrare ovvia ma che evidentemente tanto ovvia non è: «La provincia di Piacenza ha il suo capoluogo e il suo Polichirurgico al confine nord, ovvero a meno di un chilometro dalla Lombardia. Senza considerare l’asse di pianura est-ovest tra Fiorenzuola e Castelnsangiovanni, che hanno i loro rispettivi ospedali, tutto il resto del territorio si sviluppa verso l’Appennino, a sud, per più di 70 chilometri che si fanno via via più tortuosi fino ad arrivare al confine con la provincia di Genova». Ebbene, Bobbio e il suo “ospedale di comunità” si trovano esattamente a 43 chilometri dal capoluogo e a 30 dal confine genovese, ovvero nel cuore della Valtrebbia che si snoda su tutta la lunghezza della provincia ed è collegata alle vallate vicine. «La città di Bobbio è un luogo di fondamentale importanza strategica dal punto di vista dell’assistenza sanitaria – dice Tarasconi – e non si può non considerare il suo ospedale come riferimento indispensabile per tutta la popolazione della montagna». Quel che serve, però, è un ospedale “vero” e non un semplice presidio sanitario decentrato come negli ultimi anni in molti erano stati portati a considerarlo alla luce di un progressivo depotenziamento della struttura oggi guidata dal dottor Donato Capuano. «La lezione della pandemia è stata chiarissima – prosegue la consigliera dem – Gli investimenti sulla Sanità dovranno essere sempre più consistenti e dovranno considerare le caratteristiche dei territori sui quali andranno ad incidere». Dall’Ausl di Piacenza le prime risposte sono arrivate proprio nei giorni scorsi, e lo sottolinea Tarasconi riferendosi alla riapertura del servizio di primo intervento notturno proprio a Bobbio: «E’ stato un passo importante ma serve di più, e in Regione ci impegneremo al massimo perché questo fondamentale presidio dell’alta Valtrebbia torni ad essere l’ospedale vero e proprio di cui una consistente fetta della popolazione piacentina ha necessità».

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