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Turismo a Piacenza e provincia, crescita del 3,2% nei pernottamenti e boom dell’extra-alberghiero

Chiappa (Confcommercio): “Serve un tavolo permanente sul turismo per consolidare il rilancio”. Cella (Federalbergi): “Questa ripresa va accompagnata, governata, rafforzata”

I dati forniti sul turismo relativi al primo semestre 2025 (forniti dalle strutture ricettive ed elaborati dal Servizio Statistica della Regione Emilia-Romagna) confermano una tendenza positiva per la provincia di Piacenza: nel confronto con lo stesso periodo del 2024 si registra un aumento complessivo dei pernottamenti pari al +3,2%, con un incremento significativo dei turisti stranieri (+7,5%) e una crescita costante anche di quelli italiani (+2,7%). Particolarmente rilevante è l’andamento del comparto extra-alberghiero, che segna un +28% nei pernottamenti, confermando la forte attrattività del territorio piacentino per i visitatori stranieri e la capacità del sistema ricettivo di diversificare e ampliare l’offerta. L’aumento della presenza straniera si lega anche al Giubileo e agli investimenti che il territorio sta facendo con riferimento ai numerosi e suggestivi cammini religiosi e itinerari di fede che attraversano e “passano per Piacenza”. Un altro elemento significativo consiste nella ricaduta positiva portata dagli Assoluti di scherma, che testimonia e conferma l’importanza delle strutture congressuali e l’incisivo indotto che questa realtà porta con sé.

“Questi dati – sottolinea l’Amministrazione comunale – non sono casuali, ma frutto del circuito virtuoso costruito negli ultimi anni, grazie a una visione condivisa con le associazioni di categoria e le tante realtà locali dell’accoglienza. Come Comune capofila, non possiamo che esprimere soddisfazione per i risultati ottenuti anche dalle altre amministrazioni della provincia di Piacenza, perché la crescita positiva e benefica della domanda turistica è strettamente collegata alla qualità dell’offerta complessiva di accoglienza. Il territorio – prosegue palazzo Mercanti – sta dimostrando la capacità e la lucidità di integrare le diverse eccellenze – dalla cultura all’enogastronomia, dalle colline ai borghi storici – per proporre un’esperienza di soggiorno completa, competitiva e di grande valore e rendere Piacenza una meta accogliente, dinamica e riconoscibile. È bene ricordare – conclude l’Amministrazione comunale – che questi risultati, pur facendoci sorridere, non ci esaltano, così come i dati negativi non ci abbattono: ci confermano però che il sistema sta percorrendo la strada giusta, una strada impegnativa ma entusiasmante, perché insieme stiamo acquisendo la piena consapevolezza delle nostre potenzialità turistiche, che rappresentano anche una vera e propria scommessa culturale”.

Chiappa (Confcommercio): “Serve un tavolo permanente sul turismo per consolidare il rilancio”

Particolarmente soddisfatto dei dati emersi sull’andamento turistico nei primi cinque mesi del 2025 è il presidente di Confcommercio Piacenza, Raffaele Chiappa, la cui associazione aveva scelto di dedicare proprio all’economia turistica l’80ª assemblea pubblica dell’associazione.

«I numeri confermano che avevamo visto giusto – ha commentato Chiappa –. Il turismo non è solo un’opportunità, ma uno degli assi strategici per lo sviluppo della nostra provincia. È tempo che Piacenza scelga di puntarci con decisione e in modo strutturato. L’exploit di località come Alseno e Bobbio dimostra che esiste una domanda concreta per un turismo di qualità, legato al paesaggio, alla cultura, all’enogastronomia e alla spiritualità del nostro territorio».

Chiappa coglie l’occasione per rilanciare una proposta concreta, già avanzata nel corso dell’assemblea: «Serve un tavolo permanente sul turismo che metta insieme tutti gli attori – pubblici e privati – e che lavori su una pianificazione condivisa, su eventi di richiamo, su promozione mirata e su un marketing territoriale moderno. Dobbiamo superare ogni frammentazione e far emergere finalmente l’identità turistica di Piacenza».

Cella (Federalbergi): “Questa ripresa va accompagnata, governata, rafforzata”.

Per Ludovica Cella, presidente di Federalbergi Piacenza i segnali di questi mesi non vanno considerati un punto di arrivo, ma un punto di partenza: «Questa ripresa va accompagnata, governata, rafforzata. Solo così il turismo potrà diventare un vero moltiplicatore di valore per l’intera economia piacentina. E’ fondamentale continare con il lavoro di squadra che abbiamo messo in campo e che incomincia a dare i suoi frutti concreti. Importante l’aumento dei pernottamenti extra-alberghieri che dovranno ora trovare riscontro anche nel gettito derivante dalla tassa di soggiorno».

I dati nel dettaglio

Tra gennaio e maggio 2025, i turisti sono stati 108.048 (+3,7%) e i pernottamenti 235.150 (+2,8%). Gli italiani crescono del 4,0% (78.185), con un +0,8% nei pernottamenti. Gli stranieri crescono meno nei numeri assoluti (+3,0%), ma restano di più: i loro pernottamenti aumentano dell’8,7%, toccando quota 62.578.

Anche Piacenza città registra segnali positivi: 59.498 turisti (+0,7%) e 137.573 pernottamenti (+2,0%). Dopo un avvio lento, i mesi di aprile e maggio segnano un’accelerazione (+9,5% e +7,4% arrivi; +10,6% e +7,6% pernottamenti). I turisti stranieri calano leggermente negli arrivi (-0,6%) ma aumentano nei pernottamenti (+5,9%), restando di più in città. I dati di giugno, non ancora pubblici, dovrebbero confermare ulteriormente questa tendenza.

Le aree collinari e appenniniche sono il vero motore della ripresa. I comuni collinari segnano un +34,3% di turisti e +28,4% di pernottamenti. Spicca Alseno, con arrivi e pernottamenti più che raddoppiati (+103,7% e +105,2%). Bene anche Bobbio (+46% e +25,8%) e Rivergaro (+44,7% pernottamenti). In calo Castell’Arquato, che perde il 30% di turisti.

Gli esercizi extra-alberghieri guidano la ripresa: a Piacenza città i turisti crescono del 12,8% (+20,4% stranieri) e i pernottamenti del 6,1% (+24,9% stranieri). A livello provinciale: +13,4% turisti e +9,3% pernottamenti, con gli stranieri a +23,7%. Gli alberghi, invece, restano stabili o in lieve calo, sia in città che sul territorio.

Importante anche l’aumento di visitatori dai Paesi europei extra-UE (+165,9% in città). Lombardia (+34,2%), Emilia-Romagna (+5,6%) e Puglia (+14,5%) trainano i flussi interni. In calo Sicilia, Calabria e Sardegna. Piacenza sembra oggi intercettare un pubblico sempre più vario, alla ricerca di qualità, tranquillità e autenticità, in un contesto di crescente valorizzazione del territorio e della sua identità.

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