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Zandonella: “Mezzi elettrici modificati e velocità folli in città: servono più controlli della polizia locale”

“L’episodio accaduto nelle ultime ore, con un monopattino che sfrecciava a 60 km/h sullo Stradone Farnese e il cui conducente si è ferito con fratture multiple, è l’ennesima conferma di quanto sto denunciando da tempo: la situazione in città è fuori controllo anche per quanto riguarda monopattini elettrici e bici motorizzate. Questi mezzi – spesso modificati – vengono utilizzati di frequente senza alcuna regola, mettendo a rischio la sicurezza stradale di pedoni, biciclette e auto”.
A dichiararlo è Luca Zandonella, consigliere comunale della Lega, che da tempo solleva il problema: “Già in passato avevo segnalato l’aumento preoccupante di questi mezzi modificati in circolazione: ho anche presentato una mozione in consiglio comunale la scorsa primavera, approvata poi a grande maggioranza, che chiedeva di emettere ordinanze di limitazione al transito nelle aree ad alto afflusso pedonale. La giunta Tarasconi, per voce del vicesindaco Bongiorni, si è impegnata ad intervenire, ma al momento stiamo ancora tutti aspettando atti concreti. Inoltre, i controlli fatti finora sono insufficienti rispetto alla reale portata del problema: ho recentemente svolto un accesso agli atti per sapere quante bici motorizzate sono state controllate nel 2025; ebbene, in 7 mesi sono state solamente 6 le violazioni riscontrate, di cui 4 a seguito di incidenti stradali. Serve che il Sindaco dia l’indicazione di effettuare un piano di controlli costanti da parte della Polizia Locale – continua Zandonella – per verificare sia la regolarità dei mezzi, sia il corretto utilizzo, come ad esempio l’obbligo del casco per i monopattini. In altre città, grazie a operazioni mirate, sono stati sequestrati numerosi mezzi irregolari: lampante è l’esempio di Milano dove a luglio sono stati controllati 71 mezzi e ben 54 erano irregolari e tolti dalla circolazione. Anche Piacenza deve andare in questa direzione. Non possiamo aspettare che ci scappi il morto per intervenire.”

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