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    Zandonella risponde al PD: “Nessuna enfasi sul presidio in stazione”

    “Credo che solo i consiglieri del Pd abbiano potuto notare toni enfatici nella recente comunicazione ai cittadini, da parte dell’Amministrazione comunale, relativa all’istituzione di un presidio fisso in piazzale Marconi nelle ore del tardo pomeriggio”. Così l’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella replica alla nota del gruppo consiliare del Partito Democratico “in cui – prosegue – pare evidente che l’enfasi è una caratteristica certo più affine al loro linguaggio politico. Laddove noi abbiamo ritenuto corretto informare la cittadinanza di un provvedimento assunto in una zona, quella della stazione, che da tempo attendeva risposte concrete sul controllo del territorio, mi sembra che i consiglieri del Pd abbiano semplicemente voluto creare polemiche costruite sul nulla. Forse, come del resto hanno dimostrato ai piacentini nei 15 anni trascorsi al governo della città, non avevano altri contenuti né argomentazioni valide da spendere in materia di sicurezza”.

    “Nel caso specifico – aggiunge l’assessore Zandonella – se si fossero informati prima di diramare un comunicato stampa, avrebbero appreso che il servizio di pattugliamento del quartiere Roma e dell’area circostante la stazione è attivo in modo continuo dal novembre scorso, quotidianamente dalle 16 in avanti. Affermare che la Polizia Municipale è presente solo per due ore al giorno, pertanto, non corrisponde al vero. La nostra decisione è stata quella di integrare tale pattugliamento costante con un presidio fisso, che potrà costituire un importante punto di riferimento per i numerosi cittadini che nella fascia preserale transitano in piazzale Marconi. E proprio ai cittadini – conclude Zandonella – lascio il giudizio su quelle che i consiglieri Pd decantano come azioni positive, attività culturali e iniziative aggregative attuate dalla passata Amministrazione nel quartiere Roma, e su quanto abbiano realmente ripristinato, come loro non mancano retoricamente di sottolineare, la civile convivenza e il rispetto delle regole”.

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