La Fondazione Teatri di Piacenza rilancia. Per la prossima stagione di Opera sono previste sette produzioni, una in più rispetto all’anno scorso, con compositori italiani e stranieri che si alterneranno ad allietare le orecchie del pubblico piacentino del Municipale. Oggi la conferenza stampa di presentazione, cui hanno partecipato il sindaco Patrizia Barbieri, nelle vesti di presidente della Fondazione stessa, Cristina Ferrari, direttrice artistica, e Vittoria Avanzi, direttrice della Fondazione.
“Abbiamo portato il Municipale alla ribalta – evidenzia con orgoglio la Barbieri – non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, grazia a La Gioconda, trasmessa in tv. Vogliamo aprire il teatro sempre più alle nuove generazioni, con la nuova stagione potranno anche avere agevolazioni se vorranno festeggiare il proprio compleanno al Teatro, un modo per incentivarli alla cultura”. Ammette il proprio timore nel prendere le redini di un ambiente di cui non era particolarmente avvezza. “Ero spaventata all’idea di essere presidente, non sapevo se ero all’altezza, fortunatamente accanto a me avevo collaboratori capaci che mi hanno dato una grande mano”.
L’anteprima della stagione ci sarà in ottobre, con Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, con la preziosa collaborazione dell’Orchestra Cherubini e del Coro del Municipale, cui si aggiungono le Voci bianche del coro Farnesiano di Piacenza. L’inaugurazione ufficiale si avrà invece come da tradizione, a dicembre con La Traviata di Giuseppe Verdi, un nuovo allestimento che vedrà in cabina di regia Leo Nucci. Un appuntamento, quello con la tradizione, che Cristina Ferrari ha tenuto a sottolineare: “Rappresenta le nostre radici più profonde, e che devono essere anche quelle del nostro Teatro. Non è scontata la collaborazione con l’amministrazione comunale, la ringraziamo. L’opera è la forza di questo teatro, con una acustica ottima. Vogliamo stupire, con artisti di levatura. Questo è il primo teatro della Regione per numero di produzioni. Cerchiamo di lavorare con intelligenza, offrendo qualità di produzione con un occhio al budget. Per belle produzioni non servono budget grandi”.
I successivi spettacoli proposti sono La forza del destino (18 – 20 gennaio), Andrea Chènier (22 – 24 febbraio), Tosca (15 – 17 marzo), Serse (12 – 14 aprile), Verdi Opera Gala (25 – 27 ottobre). La Filarmonica Arturo Toscanini sarà inoltre ospite nelle giornate del 3 novembre e del 31 dicembre, con Giovanni de Stefano prima e Jacopo Rivani poi nel ruolo di direttore d’orchestra. La Filarmonica chiuderà la stagione il 17 maggio 2019 con Alpesh Chauhan direttore. Novità è l’ingresso della musica contemporanea grazie al Collettivo 21, che proporrà una contaminazione di suoni in Dialoghi dalla Boutique, omaggio alla Boutique del mistero di Dino Buzzati, pubblicazione giunta al cinquantesimo anniversario.
Da segnalare un piccolo sovrapprezzo per quest’anno volto, come spiega la direttrice Vittoria Avanzi, “a tutelare la qualità della programmazione”.