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    Alla Filo il teatro per i più piccoli con “La stanza dei giochi”

    Uno spazio pieno di giocattoli, dove passare ore e ore a inventare, ridere, costruire, divertirsi. Questa è, nell’immaginario di ogni bambino, la stanza dei giochi. Ma basta poco perché il terrain de jeux diventi terrain de guerre, la dimensione di un conflitto dove ogni gioco innesca e alimenta una diversa sfumatura dell’egoismo.

    Ritorna a Piacenza la compagnia Scenamadre con lo spettacolo “La stanza dei giochi” che vedremo al Teatro Filodrammatici per le Stagioni di Teatro Ragazzi 2018/2019 di Teatro Gioco Vita, curate da Simona Rossi e organizzate dal Centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza, la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

    Appuntamento domenica 20 gennaio alle ore 16.30 per la XXIII edizione della Rassegna di teatro per le famiglie “A teatro con mamma e papà”. Repliche per le scuole primarie lunedì 21 gennaio con doppia recita alle ore 9 e alle ore 10.45 nell’ambito di “Salt’in Banco”, XXXIX Rassegna di Teatro Scuola.

    In scena gli attori bambini Lucia Oca e Francesco Scavo. Regia e drammaturgia sono di Marta Abate e Michelangelo Frola. Lo spettacolo, una produzione ScenaMadre – Associazione Culturale Gli Scarti, ha vinto il Premio Scenario Infanzia 2014 e il Premio Dallorso per il teatro 2015. È già stato ospite a Piacenza di Teatro Gioco Vita nel marzo 2017.

    «Uno spazio scenico – si legge nelle motivazioni della giuria del Premio Scenario – affidato alla naturalezza di soli attori bambini, che ribalta la consuetudine del Teatro Ragazzi interpretato da adulti, per riscoprire il nesso fondante tra gioco e teatro. I temi eterni della condizione umana rivelati in filigrana, in un tessuto di conflitti, complicità, piccoli egoismi e affermazioni di potere. Una drammaturgia sapiente che restituisce con limpidezza e semplicità di gesti e parole la dimensione profonda e poetica del mondo infantile».

    Due bambini imparano sulla propria pelle quanto ci si possa ferire in modo molto sottile, semplicemente rendendo il gioco strumento di inganno, ricatto, minaccia. La stanza dei giochi mette in scena una piccola guerra fredda dove la realtà e il gioco si confondono, il tempo non è più un parametro immutabile e agli adulti non è permesso entrare.

    «Con lo spettacolo “La stanza dei giochi” – spiegano Marta Abate e Michelangelo Frola di Scenamadre – abbiamo scelto di affrontare il tema del conflitto. Ripensando alla nostra infanzia, tutti ricordiamo i rapporti con i fratelli ed i compagni di scuola e sappiamo bene che, pur essendo loro molto affezionati, non andavamo sempre d’accordo. A volte litigavamo per i giocattoli, a volte ci facevamo i dispetti, a volte ci dicevamo cose cattive. A volte sembrava non ci volessimo più bene. Abbiamo pensato di mettere tutte queste cose dentro a uno spettacolo, per raccontare una storia in cui tutti, anche gli adulti, si potessero riconoscere un po’. Perché tutti a volte siamo un po’ egoisti e ci comportiamo male con gli altri, tutti a volte litighiamo con le persone a cui vogliamo bene».

     

     

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