Cercare di fare cultura è importante, e questo traspare dalle parole dei protagonisti di questa produzione. “Investire nella cultura dimostra coraggio e lungimiranza – sottolinea Maj -, può fare da volano a una città che sta cambiando. Molto importanti sono stati i recenti incontri di formazione al Teatro Gioia, siamo contenti i anticipare una serie di manifestazioni su Annibale”.
Lo spettacolo è interpretato da Giorgio Branca, Michele Cafaggi e Nicola Cavallari che ne cura anche la regia, prendendo spunto da un accadimento storico per rivisitarlo in un’altra chiave. “Durante le prime riunioni abbiamo pensato subito a chi rivolgere la nostra attenzione. Gli spettacoli per bambini e ragazzi sono spesso visti come qualcosa di serie B, non è vero, anzi, rappresentano un valore in più. Abbiamo usato la leggerezza nella storia, che rappresenta la contaminazione di più arti, dalla clownerie alle arti visive. E’ uno spettacolo filologico“.
Le musiche sono curate da Francesco Brianzi, che fu allievo di Cavallari in uno dei suoi laboratori teatrali. “Ho riflettuto su cosa fosse per me il Trebbia – ha considerato -, ho una formazione classica, ma con contaminazioni di rock, pop e cantautorato, questo nello spettacolo si vede”. Dal 16 dicembre 2018 al 17 marzo 2019 ci sarà anche la mostra evento dedicata ad Annibale.
Insomma, se l’arma segreta di Annibale per vincere la sua battaglia furono gli elefanti, l’arma segreta per conquistare bambini e adulti (insegnando anche un po’ di storia) in questo caso è l’ironia.