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    Approvato il nuovo regolamento regionale forestale

    L’Assemblea legislativa ha approvato il nuovo regolamento regionale forestale, che entrerà in vigore entro il prossimo mese di ottobre. Hanno votato a favore Pd, Si e Misto-Mdp, astenuti Ln, M5s, Fi, Fdi e Misto-Mns.

    Il precedente regolamento risaliva al 1995 – ha ricordato Gian Luigi Molinari (Pd) – nel frattempo la superficie forestale è aumentata del 20% e sono cambiate le modalità di gestione delle superfici boschive. L’Emilia-Romagna – ha continuato l’esponente del Pd – è una delle regioni con la superficie boschiva più estesa, concentrata soprattutto nei territori di montagna. Il nuovo regolamento forestale – ha sintetizzato il consigliere dem – stabilirà le norme di gestione dei boschi e delle aree assimilabili, interverrà per prevenire condotte che possano generare rischi d’incendio boschivo e per regolare la produzione di legno da foreste, semplificherà le procedure burocratiche e telematiche. Obiettivi: valorizzare gli aspetti multifunzionali delle risorse forestali e garantire il rispetto del necessario equilibrio tra produttività e conservazione della biodiversità, fruizione dei boschi e gestione dell’ecosistema.

    Giulia Gibertoni (M5s) ha richiamato il tema della formazione degli operatori addetti al taglio degli alberi, i cui interventi in troppi casi si caratterizzano per imperizia e superficialità, annunciando l’intenzione del M5s di presentare un ordine del giorno finalizzato sia alla costituzione di un albo delle aziende certificate, dal quale gli enti locali possano selezionare in via prioritaria i soggetti cui affidare gli interventi nei boschi, sia all’introduzione di un regime sanzionatorio per chi non opera con professionalità. La consigliera ha ribadito come il bosco sia un bene comune e quindi non possa essere soggetto a modalità di gestione che privilegino le logiche del mercato e del profitto rispetto a quelle della tutela, conservazione e valorizzazione. Le ha fatto eco Andrea Bertani (M5s), che, nella logica della massima cura e tutela delle aree boschive, ha segnalato il problema del transito dei mezzi motorizzati, affrontato solo parzialmente dal regolamento. Infine, in tema di vigilanza e sanzioni ha puntato il dito contro la scelta dei governi nazionali precedenti a quello in carica di trasferire il corpo della polizia forestale nell’arma dei carabinieri, atto che, secondo il consigliere, ha indebolito l’attività di controllo sul territorio.

    Per Marco Pettazzoni (Ln) la corposità e complessità dell’atto, comunque ben redatto, avrebbe richiesto tempi più lunghi per un esame approfondito. Inoltre, condividendo lo spirito dell’ordine del giorno annunciato dai 5 stelle, ha sollecitato un confronto soprattutto tecnico per evitare possibili ripercussioni sull’impianto del regolamento e sulla sua effettiva applicazione.

    Igor Taruffi (Si) ha richiamato l’attenzione sul tema del transito dei mezzi a motore nelle aree boschive, evidenziando come, mentre il regolamento forestale detti limiti e divieti, la legge regionale che ha istituito la rete escursionista e sentieristica dell’Emilia-Romagna non ne faccia menzione. Si tratta – ha spiegato il capogruppo – di una disarmonia che deve essere sanata, tanto che il gruppo Sinistra italiana ha presentato un apposito progetto di legge.

    Michele Facci (Misto-Mns) ha segnalato la necessità di prendere in esame anche la normativa regionale sulle aree protette, a suo avviso connotata da un eccesso di vincoli per chi vive e lavora nei territori ricompresi in queste aree soggette a speciale tutela. Nel merito del regolamento forestale ha richiamato la necessità oggi di coniugare in modo armonico tutela della risorsa ambientale e sua fruizione in chiave turistica e sportiva.

    Gian Luigi Molinari, in merito all’ordine del giorno annunciato da Giulia Gibertoni, ha assunto l’impegno di lavorare nella commissione competente per la messa a punto di un documento condiviso.

    “Tale disciplina ha rappresentato, per il tempo in cui è stata emanata, un importante elemento di innovazione e punto di riferimento normativo per la gestione delle risorse forestali”, ha spiegato il consigliere piacentino Gian Luigi Molinari (Pd) commentando l’approvazione al regolamento forestale in Regione.

    Già quattro anni fa furono considerate alcune priorità al fine di riconsiderare le linee guida vigenti per garantire un aggiornato, adeguato e coerente quadro di disciplina forestale in materia di gestione delle risorse, nel rispetto del necessario equilibrio fra gli obiettivi di produttività e conservazione propri dei principi di Gestione Forestale Sostenibile.

    “Dopo alcuni incontri sul territorio piacentino – ha sottolineato Molinari – in cui i funzionari hanno ascoltato le osservazioni dei proprietari e degli amministratori locali, si è arrivati alla elaborazione delle norme che regoleranno nei prossimi anni l’accesso e l’utilizzo del bosco. In montagna il tema è vitale. L’abbandono è ormai una realtà, occorre capire che i primi a voler tutelare il proprio bosco sono i montanari e i tagliatori seri di legna, per cui ben vengano norme chiare e anche severe che puniscano i “mercenari”, ma vi è al contempo la necessità di far sì che l’ingresso in un bosco non sia l’ingresso in una cristalleria, in cui si possa arrivare solo dopo mesi di carteggi burocratici”. “A seguito di vari incontri con alcuni rappresentanti della montagna, soprattutto della zona di Morfasso – ha continuato l’esponente dem – abbiamo recepito alcune preoccupazioni soprattutto in relazione alle aree SIC”. Da molto tempo si cerca di convivere pacificamente con queste classificazioni. “Stiamo lavorando in questa direzione – ha sottolineato Molinari – anche grazie ai preziosi suggerimenti di chi conosce la materia come Filippo Segalini, Nello Ongeri e Claudio Obertelli, con l’obiettivo di migliorare e trovare una quadra sui nodi ancora da sciogliere”. 

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