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    Arrestati dai finanzieri per un grosso giro di spaccio e ricettazione

    Nei giorni scorsi i finanzieri del comando provinciale di Piacenza hanno eseguito  due  ordinanze  di  custodia  cautelare,  una  in  carcere  e  l’altra agli  arresti  domiciliari,  nei  confronti, rispettivamente,  di un  45enne cittadino di nazionalità albanese e di un 46enne piacentino per traffico di sostanze stupefacenti e ricettazione.

    I provvedimenti sono stati emessi dal Gip  presso  il  tribunale  di Piacenza  su  richiesta  del  pubblico  ministero  dott. Antonio  Colonna e sono il risultato di una lunga e complessa attività di indagine, svolta  dai  militari  della  sezione  mobile  del nucleo  di  polizia  tributaria nell’ambito  del  contrasto  ai  traffici  illeciti che aveva  portato alla cattura – già nel mese di febbraio – di  un  pericoloso  latitante  di nazionalità  albanese,  a  piede  libero  da  oltre  13  anni.

    Quest’ultimo, all’epoca impiegato presso una  ditta   piacentina   di   autotrasporti, doveva  scontare  una  pena  di  12  anni  per  una  condanna  inflitta  nel  2004 dalla procura generale di Milano per l’efferato omicidio di un proprio connazionale, seguito dalla distruzione e occultamento del  cadavere, nonché per il reato di sfruttamento della prostituzione.

    Nel  corso  dell’operazione che    aveva portato  all’arresto dell’uomo, erano stati rinvenuti e sequestrati, presso il suo luogo di lavoro, l’abitazione e le relative pertinenze, 2,5 chilogrammi circa  di  cocaina  purissima  e  10  chili  di  marijuana per un  valore complessivo di  circa 700.000  euro,  ma anche armi,  munizioni,  giubbotti  antiproiettile,  passaporti,  carte d’identità,  patenti  di  guida  e  certificati  anagrafici  falsi,  cellulari  e carte    di    credito, nonché numerosi  elettrodomestici    (lavatrici, asciugatrici,  piani  a  gas),  pneumatici  e  calzature  di  marca, provento  di furto, dal valore complessivo di circa 100.000 euro.

    Il successivo sviluppo   delle   indagini   da   parte   delle fiamme   gialle piacentine ha consentito di far scattare le manette ai polsi del proprietario della ditta dove era stata rinvenuta parte della refurtiva (uomo, di nazionalità albanese) e  di  un piacentino suo dipendente, poiché ritenuti responsabili, il primo, dell’attività di spaccio e del reato di ricettazione, il secondo solo del reato di ricettazione.

    Entrambe  le  misure cautelari sono legate  ai  quantitativi  di  droga  ed  a  tutto  il materiale oggetto di furto. Nel  corso  dell’arresto dei  due  uomini  è stata trovata,  all’interno  del  capannone  aziendale,  un’autovettura  con targa  clonata,  oggetto  di  più  segnalazioni  sul  territorio  nazionale  e internazionale,  presumibilmente  utilizzata  dal  sodalizio  per  le  loro attività illecite.

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