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    Arrestato a Tirana latitante condannato nel’ambito del “Processo Aemilia”

    I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Piacenza arrestano a Tirana, in Albania, un 52enne ricercato in ambito internazionale.

    ELEZAJ Bilbil, nato nel Paese delle Aquile, era inserito nell’elenco “Red Notice” dell’Interpol. Era colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Bologna (mandato di arresto europeo).

    Deve scontare 5 anni di reclusione. Era ricercato dal mese di ottobre del 2018 perché, organicamente inserito nella cosca “Grande Aracri”, facente parte del sodalizio ‘ndraghetistico emiliano operante in Piacenza e provincia, Reggio Emilia, Parma e Modena.

    L’uomo era stato condannato in via definitiva per estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso nel contesto della cosiddetta “operazione Aemilia”.

    Era l’autista e l’uomo di fiducia di un noto affiliato al sodalizio emiliano. Era solito taglieggiare e riscuotere di persona i proventi di estorsioni da diversi imprenditori emiliani, lombardi e veneti.

    Gli uomini del Nucleo Investigativo di Piacenza, in stretta collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, l’Ufficio Esperto per la Sicurezza in Albania e i colleghi della Polizia Albanese, hanno localizzato il latitante nella sua città natale, Kukes. I Carabinieri del Nucleo Investigativo, che monitoravano in Italia la moglie del 52enne albanese, nei giorni scorsi hanno segnalato ai colleghi della Polizia Albanese gli insoliti spostamenti dall’Italia verso l’Albania della signora.

    Sono stati individuati due rifugi a Tirana dove la coppia si incontrava.

    Ieri mattina, la Polizia Albanese, che li pedinava, li ha fermati e controllati nei pressi dell’aeroporto mentre la moglie si stava imbarcando per rientrare in Italia. Il 52enne latitante è stato immediatamente bloccato e portato in carcere a Tirana.

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