Un “atto” meschino. Un legale piacentino iscritto al Foro di Milano avrebbe partecipato alla creazione di un atto testamentario falso sulle ultime volontà di un assicuratore piacentino dal patrimonio milionario, morto dopo una breve malattia nel 2013. L’accusa è quella di falsità in testamento olografo e condannato a due anni e sei mesi.
Nel testamento, poi annullato dal giudice, l’avvocato piacentino, nominato esecutore testamentario, figurava per un lascito di 850 mila euro. Coimputate nella vicenda anche la sorella e la ex compagna dell’assicuratore. Il pm, nella sua requisitoria della primavera scorsa, aveva chiesto la condanna a due anni e 4 mesi.
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