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    Carabiniere “acrobata” impedisce ad un 45enne di gettarsi dal ponte sul Po

    Un uomo era pronto a compiere un gesto disperato, lanciandosi dal ponte sul fiume Po, ed è stato salvato grazie alla rapidità d’intervento dell’equipaggio della Sezione Radiomobile della Compagnia di Piacenza che lo ha fermato in tempo. L’episodio è avvenuto nella tarda mattinata di ieri, 1° Maggio; un passante aveva segnalato al 112 una persona che si sporgeva dal ponte.

    I militari, in servizio nelle vicinanze, si sono recati subito sul luogo ed hanno trovato un quarantacinquenne piacentino che aveva già scavalcato la grata in ferro messa  protezione dei pedoni e si era già arrampicato sull’alto parapetto sporgendosi con metà busto nel vuoto.

    Con tutta calma e l’esperienza necessaria in questi casi, i due carabinieri si sono avvicinati con circospezione all’uomo. Mentre uno si è portato di fronte all’uomo l’altro, senza farsene accorgere, ha scavalcato l’alto guard-rail che divide la carreggiata dalla pista ciclabile e con una mossa fulminea ha afferrato e bloccato il quarantacinquenne alle gambe. Sono così riusciti a farlo scendere e a metterlo in sicurezza.

    L’uomo era in forte stato confusionale, continuava a piangere ed ha raccontato ai carabinieri di volerla farla finita perché “non aveva più ragione di vivere”.

    I militari hanno così recuperato l’auto di servizio che stava parzialmente bloccando il traffico sul ponte sulla SS9, hanno tranquillizzato l’uomo e lo hanno accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza. Nel tragitto si è confidato con i militari, raccontando di aver avuto una delusione sentimentale, di non avere amici, di avere qualche problema di salute e che dunque la sua vita era vuota.

    A casa aveva lasciato il portafoglio, il cellulare ed un biglietto di addio e scuse per i suoi cari.

    Il Colonnello Michele PIRAS, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Piacenza, si è congratulato con i due militari «per aver dimostrato notevole professionalità, grande tenacia nel delicato intervento svolto ed elevato sprezzo del pericolo nel lanciarsi a salvare una vita umana sull’orlo del suicidio, pronta a gettarsi dal ponte sul fiume Po da un’altezza elevata».

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