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    Centrodestra: “Abbiamo ben chiara l’area più idonea per il nuovo ospedale”

    Riceviamo e pubblichamo un comunicato stampa a firma dei capigruppo di Fratelli d’Italia (Gian Carlo Migli), di Forza Italia (Sergio Pecorara), Lega (Carlo Segalini), Liberali (Antonio Levoni) e Gruppo Misto (Michele Giardino) al Comune di Piacenza sul tema del nuovo ospedale e dell’area dove costruirlo.

    “Dopo aver tanto sproloquiato sul nuovo ospedale, più con la stampa e nei cicalecci da bar che al tavolo di confronto appositamente costituito, dove non ha mai portato alcun fattivo contributo, l’opposizione solo ora inventa scuse, del tutto pretestuose, sull’autonomia e la legittimità dello stesso, buone solo a disimpegnarsi da scelte e responsabilità. Con questo atteggiamento diventa palese che se si fossero trovati loro a dover decidere, l’ospedale non si sarebbe mai fatto”.

    Il centrodestra, con una nota dei suoi capigruppo, prende posizione dopo l’ultima riunione del tavolo di confronto tecnico-politico e sulle dichiarazioni espresse dai rappresentanti della minoranza.

    “La maggioranza – aggiungono i capigruppo Migli (FDI), Pecorara (FI), Levoni (Liberali), Segalini (Lega) e Giardino (Misto) – ha ben chiaro il suo intendimento su quale area indicare, grazie al prezioso lavoro svolto in questi mesi dai tecnici di Comune, Provincia e Asl, che ha permesso di redigere un documento esaustivo, contenente tutti gli elementi necessari per compiere una scelta quanto più possibile motivata e responsabile. E’ lo stesso documento e sono gli stessi strumenti che hanno da sempre in mano anche i consiglieri di opposizione, che ovviamente non hanno però la volontà di elaborare un’opinione e una proposta. Di fronte a questo atteggiamento del tutto irresponsabile nei confronti della città, la maggioranza di centrodestra non vede altra soluzione se non procedere con l’iter già da tempo concordato, quindi con un’indicazione dell’area da parte della Giunta e successivamente una discussione in consiglio comunale. Purtroppo, abbiamo perso una preziosa occasione per parlare del futuro della nostra città e della sanità piacentina; spiace che con questi mezzucci l’opposizione abbia preso in giro le istituzioni e la città, solo per coprire le proprie contraddizioni e indecisioni e, scavando più a fondo, la propria radicata opposizione al nuovo ospedale malamente celata da bassi opportunismi politici”

    “Suona davvero pretestuoso – aggiungono i capigruppo – sostenere oggi, come fa l’opposizione, che il tavolo non sia legittimato e ci chiediamo perché non sia mai stato eccepito nulla, ma anzi sia stato votato da tutti un ordine del giorno sulla necessità di sottoscrivere un accordo di programma di cui il protocollo era la premessa fondamentale e prevedeva come primo adempimento la realizzazione dello studio di prefattibilità da parte dell’Asl. Grazie a questo studio, consegnato dall’Asl ad aprile in Regione e da quest’ultima validato nel mese di maggio, si è avuta l’indicazione di massima sull’ubicazione – lungo l’asse della tangenziale – e per una dimensione dell’area non inferiore a 160mila metri quadri, approfondimenti fondamentali per definire le aree tecnicamente compatibili al fine di ubicare una struttura che è certamente provinciale, ma che impatta ovviamente sul tessuto urbano della città di Piacenza, chiamata quindi doverosamente a effettuare la scelta”.

    “E su questo aspetto – concludono Segalini (Lega), Migli (FDI), Pecorara (FI), Levoni (Liberali) e Giardino (Misto) – non accettiamo alcuna allusiva battuta sul mercato delle aree, che come detto sono state individuate grazie alle indicazioni della studio di prefattibilità dell’ASL e al lavoro del tavolo tecnico, a cui mai ha preso parte – come ben sanno anche i consiglieri di opposizione – alcun componente politico. Un iter, questo, che avrebbe garantito una scelta obiettiva sull’area più idonea, a differenza della procedura per manifestazioni di interesse di privati che, se mai fossero arrivate, avrebbero fatto dipendere la scelta dell’area dai desiderata di pochi, anziché dall’interesse pubblico. Forse la soluzione migliore per un’opposizione che oggi mostra tutta la sua noncuranza verso il futuro di questa città”.

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