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Donazione dei Lions a favore dei ragazzi autistici

Grazie ai Lions i ragazzi autistici seguiti dall’Associazione Piacenza in blu avranno ora a disposizione un’utilissima palestra necessaria alle attività di psicomotricità.

«Per i nostri ragazzi è importante muoversi e stabilire relazioni con gli altri. Purtroppo mancano educatori a supporto» ha dichiarato la presidente dell’associazione Laura Pedretti.

I Lions hanno avviato a livello mondiale un apposito progetto dedicato a questo disturbo»

La donazione consentirà ai ragazzi autistici – piccoli e non – di poter svolgere attività fisica, ma anche di divertirsi. Le attrezzature sono state donate dal Distretto Lions a Piacenza in Blu APS, alla presenza di numerosi soci e del direttivo del centro di via Molinari.

Si tratta di palloni rigidi, di un tappeto elastico e di vari attrezzi per la palestra che consentiranno a bambini e ragazzi di poter svolgere al meglio attività fisica e psicomotoria oltre che eseguire esercizi per l’equilibrio.

Il governatore del Distretto dello scorso anno, Moreno Poggioli, ha spiegato che da anni «i Lions, a livello mondiale, si occupano di autismo. Nel nostro Distretto, cioè Pavia, Cremona, Lodi e Piacenza, l’attuale governatore ha la delega per l’autismo. I bambini potranno usare le attrezzature che consentiranno loro di interagire e comunicare, oltre che di divertirsi. Abbiamo già realizzato altre donazioni nelle province di competenza del Distretto, sempre legate all’autismo. Quello che fanno queste associazioni non ha prezzo».

A illustrare Piacenza in Blu è stata la presidente, Laura Pedretti. «La donazione dei Lions – ha affermato – ci consente di attivare una palestra e questo è importante per l’aspetto motorio, sensoriale, dell’equilibrio. Noi accogliamo ragazzi con ritardi cognitivi e relazionali. Per chi è affetto da autismo è importante muoversi e conoscere il proprio corpo».

L’associazione accoglie 30 famiglie e attualmente segue dieci bambini tra i 6 e i 12 anni e 8 giovani adulti over 17. Uno dei problemi è la ricerca di educatori: «E difficilissimo trovarli, sono rari. Noi proponiamo molti progetti dalla cura dell’orto, alle passeggiate all’aperto, al disegno, all’argilla, allo yoga e pilates, alla scherma e anche un’attività legata al circo. I ragazzi sono contenti perché si riconoscono in un gruppo e i genitori vengono alleggeriti da carichi pesanti di gestione e sono soddisfatti perché vedono il figlio contento».

L’associazione è composta di volontari, si autofinanzia con piccole quote degli iscritti e grazie a donazioni. Le diagnosi di autismo sono in aumento ed è sempre importante offrire nuovi progetti rivolti ai ragazzi. I finanziamenti pubblici sono sempre più scarsi; da qui l’importanza del volontariato del Terzo Settore e del settore privato che sostiene le attività dei più bisognosi.

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