Pane e miele, gelato alle sprelle e risotto. Nello stand Coldiretti a “Buon Vivere” il cibo è stato il vero protagonista della prima delle tre giornate a Piacenza Expo. Di prima mattina gli studenti del Campus agroalimentare Raineri Marcora hanno preparato una colazione a base di pane e miele, con la quale hanno sfamato i primi ospiti dello stand che si sono confrontati in una tavola rotonda coordinata dal direttore di Coldiretti Piacenza Giovanni Luigi Cremonesi. Il tema dell’incontro verteva sul principio dell’etichettatura obbligatoria battaglia che Coldiretti sta combattendo attraverso la raccolta firme stop cibo anonimo.
“Grazie alla nuova legge sarà finalmente possibile conoscere la provenienza della frutta impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carne utilizzata per salami e prosciutti, fino ad ora nascosta ai consumatori – ha sottolineato Dennis Calanca responsabile sicurezza alimentare Coldiretti Emilia Romagna -. Questo è un primo importante risultato delle nostre campagne e ora bisogna continuare a firmare, anche qui allo stand, la petizione Stop Cibo Anonimo per ottenere l’obbligo su tutti i prodotti alimentari circolanti in Europa”.
Nel corso del pomeriggio è stato consegnato da Davide Minardi, delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa, al consigliere ecclesiastico di Coldiretti, don Stefano Segalini, un assegno destinato alla ristrutturazione dell’oratorio di San Giuseppe Operaio. I fondi sono stati raccolti in occasione della petizione Stop cibo anonimo. Un aperitivo a base di gelato alcolico (ortrugo con sorbetto e gelato all’arancia) è stato offerto da Mil Sabores di Campagna Amica, ha chiuso la prima giornata.