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    Due autostoppiste svizzere rapinate da tossicodipendente, poi arrestato al casello di Piacenza

    Disavventura per due giovani svizzere appassionate di viaggi on the road, intenzionate a percorrere, zaino in spalla, l’Italia, da nord a sud in autostop.

    Le due turiste svizzere elvetiche di 21 e 25 anni, una studentessa ed una infermiera, nella giornata di lunedì 5 marzo, intorno alle 13,30, si sono posizionate in prossimità del casello autostradale di San Donato Milanese, con un grosso cartello indicante la destinazione: Modena.

    A fermarsi, per loro sfortuna, è stato M.F. un 48enne, disoccupato, milanese, pregiudicato per rapina e con un passato di tossicodipendenza.

    L’uomo che vive di espedienti, senza una dimora stabile, ha proposto alle due di portarle alla meta, con la sua Fiat 600 blu vecchio modello, in cambio di 15 euro. Tutto è filato liscio fino a Piacenza dove l’autista ha deciso di uscire dall’autostrada e proseguire sulla via Emilia. Intorno alle 15,30, arrivato a Fidenza, con la scusa di dover espletare alcuni bisogni fisiologici, si è allontanato dalla strada principale ed ha imboccato una stradina sterrata, a quattro chilometri dal centro abitato, in località Coduro.

    L’uomo dopo essere sceso ed aver finto di espletare le sue necessità è tornato all’auto sfoderando un coltello e puntandolo alla gola della ragazza seduta davanti. A questo punto  ha minacciato entrambe pesantemente: “Datemi cellulare e soldi o vi uccido”.

    Dopo qualche istante di panico la seconda ragazza, quella seduta dietro, ha reagito e si aggrappata all’uomo per cercare di disarmarlo. Ne è nata una violenta colluttazione a base di spintoni e grida. Davanti alla inattesa reazione il rapinatore è sceso dall’auto ed ha trascinato per i capelli una delle giovani con tale violenza da staccarle una ciocca. Le indomite svizzere hanno anche tentato di metterlo k.o. con uno spray al peperoncino che gli è però stato strappato di mano dal pregiudicato ed è stato usato contro di loro.

    Alla fine l’uomo è riuscito nel suo intento, si è fatto consegnare gli averi delle giovani, ed è fuggito in auto, abbandonandole. Le ragazze con grande spirito di iniziativa pur trovandosi in mezzo alla campagna sono riuscite ad attirare l’attenzione di un’auto ed in inglese hanno raccontato quanto accaduto.

    I carabinieri, ricevuta la segnalazione, hanno fatto uscire quattro pattuglie che si sono messe sulle tracce del rapinatore, conoscendo modello, colore ed anche una lettera della targa (la F) notata dalle svizzere.

    Un dettaglio che ha permesso ai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Fidenza di arrestare l’uomo poco dopo.

    Il milanese, dopo aver abbandonato gli zaini delle giovani sulla rampa di ingresso dell’autostrada, ha imboccato la A1 tornando verso Milano. I militari si sono messi sulle sue tracce e quando l’uomo è uscito dal casello di Piacenza lo hanno circondato ed arrestato.

    Nell’auto sono stati trovati i cellulari ed i portafogli delle ragazze (con 150 euro in contanti e le carte di credito). Sono anche stati rinvenuti diversi oggetti da scasso, il coltello ed una siringa. L’uomo, tossicodipendente, già noto alle forze dell’ordine, era stato in passato ospite in una comunità di Fidenza ed evidentemente si manteneva con furti e rapine. Ammanettato è stato portato in carcere. Il Gip ha convalidato il fermo.

    Le ragazze hanno rimediato solo qualche escoriazione, guaribile in pochi giorni e sono state medicate al pronto soccorso. Hanno potuto anche riavere zaini, soldi e telefoni. Da buone elvetiche hanno calorosamente ringraziato i militari regalando confezioni di cioccolato svizzero e poi hanno deciso di riprendere il loro viaggio.

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