È sabato mattina e, come di consueto, nel centro storico di Piacenza si tiene il mercato settimanale affollato da tante persone che si sono date appuntamento in piazza Cavalli e piazza Duomo per un tradizionale giro fra i banchi. L’obbligo di indossare anche all’aperto le mascherine protettive, scattato questa mattina, non sembra aver avuto particolare impatto, e non ha certamente frenato l’afflusso dei piacentini, che – da noi intervistati- si sono mostrati in linea di massima favorevoli al provvedimento preso dal sindaco Patrizia Barbieri ma non mancano voci critiche.
Marco, un volontario Auser in servizio ai varchi di accesso, conferma il suo completo appoggio all’ordinanza, e sottolinea come, a suo giudizio, questa fosse una “misura necessaria per quando ritornerà l’influenza” e che servirà per frenare la seconda ondata di Covid-19 che potrebbe arrivare nei mesi autunnali.
“Per me non è un peso indossare la mascherina, è un peso tutta la situazione che ci circonda”– commenta Rossella, una signora anche lei favorevole al provvedimento preso ieri – “Capisco che con il caldo la gente potesse fare fatica, ma penso che forse si sarebbe potuto intervenire un paio di settimane prima”– conclude.
Lorenzo, ambulante del mercato, invece, pur supportando l’ordinanza, manifesta il suo dissenso nei confronti della gestione a livello nazionale dell’emergenza. “Sono assolutamente d’accordo con la decisione del sindaco, ma andava attuata prima”– dichiara “Fanno giocare i derby a quei “pecoroni” dei calciatori e poi ci fanno mettere la mascherina anche all’aperto” sbotta il commerciante.
C’è anche chi critica apertamente la decisione presa dal sindaco Barbieri. Un giovane sottolinea come da una parte si imponga l’obbligo della mascherina all’aperto, e dall’altro la regione abbia dato il via libera al maggior numero di spettatori agli eventi sportivi. “Tra l’altro hanno ripreso a giocare anche tante squadre dei campionati dilettantistici, con centinaia di ragazzi provenienti da tutta la provincia e dal lodigiano che si incontrano, giocano assieme e utilizzano gli stessi spogliatoi. In questo caso tutto bene? Fra sportivi il Covid non si prende, ma per strada, magari da soli, si?”.
Contrario anche il signor Luigi “Le mascherine all’aperto mi sembrano totalmente inutili. Temo che sia un modo per pulirsi la coscienza, per dire … abbiamo fatto tutto quello che potevamo, senza in realtà fare granché”.
Di segno totalmente opposto la signora Margherita, insegnante “Noi a scuola ci diamo un gran da fare per tenere i ragazzi distanziati ed al sicuro poi escono e stanno a pochi centimetri l’uno dall’altro. Almeno d’ora in poi, con le mascherine, si alzerà il livello di protezione reciproco!”.