La scelta di spostare il polo riabilitativo interprovinciale dall’ospedale Verdi di Villanova a quello di Fiorenzuola d’Arda “andrebbe in netta contrapposizione con l’accordo, sottoscritto nel 2014 da tutti i sindaci e dalla AUSL, che prevedeva la rinascita dell’ospedale con i servizi presenti prima della demolizione”. A dirlo è stato Romano Freddi, sindaco di Villanova d’Arda ieri pomeriggio durante l’incontro svoltosi presso il Salone dei depositanti di Palazzo Galli. Tanti gli intervenuti alla conferenza “Passato, presente e futuro dell’Ospedale Verdi di Villanova”, coordinata dal giornalista Paolo Gentilotti.
Nel suo intervento di apertura il sindaco Romano Freddi, ha ha ripercorso alcune recenti tappe della storia dell’Ospedale Verdi, dal 1971 fino ai giorni nostri. Ad oggi – ha sottolineato il sindaco – l’ospedale è ancora un’eccellenza in materia di riabilitazione e ha bisogno di ampliamento, a causa di un abbandono all’usura del tempo.
E’ seguito l’intervento di Sergio Lotta, già primario dell’Ospedale, che ha ricostruito, con un sottofondo di commozione, l’affascinante storia della struttura di Villanova, nata per volontà del lungimirante Maestro Giuseppe Verdi, con 40 posti letto e 65 operatori.
Il primario ha inoltre ricordato sia l’importante riconoscimento ottenuto dalla struttura a livello regionale nel 2008 come Unità Spinale in rete con il Trauma Center di Parma sia la successiva riconferma di accreditamento degli stessi titoli, nel 2010.
Lotta ha concluso il suo intervento con una citazione ripresa dallo scrittore francese Saint Exupery: Se vuoi costruire una nave, non radunare uomini solo per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito.
Di taglio nettamente più critico è stato l’intervento di Bruno Galvani, Presidente Fondazione ANMIL e Presidente dell’Unione dei Comitati di Castelsangiovanni, Fiorenzuola e Villanova d’Arda, soprattutto nei confronti delle scelte in tema di “sanità pubblica” e che si è concluso con l’augurio che le decisioni in materia di salute non siano condizionate da motivazioni politiche.
L’atleta ha iniziato la sua seconda vita nella struttura di riabilitazione di Villanova, dove è stato ricoverato in seguito a un grave incidente sul lavoro. Qui ha imparato ad apprezzare lo sport del basket, militando nella squadra sostenuta da Valter Bulla, e successivamente quello della canoa.
L’arch. Alberto Ferruzzi, Presidente della Fondazione Uomo – Fondazione d’Inverno, ha mostrato, attraverso antiche piantine da lui recuperate, l’impianto progettuale dell’ospedale di Villanova ad opera dell’ing. Fognani (1880) e si è augurato che si riesca a trovare una decisione pacifica in merito al futuro della struttura, senza perdere di vista l’obiettivo (quello della terapia), piuttosto di continuare a dibattere sulla sede effettiva dell’attività preziosa svolta finora a Villanova.
Tra il folto pubblico gli ospiti di Palazzo Galli ossia il Presidente del Comitato esecutivo Corrado Sforza Fogliani, la Direzione della Banca e alcuni Amministratori ed ancora il Cavaliere del Lavoro Bruno Giglio, il Comandante provinciale dei Carabinieri col. Scattaretico, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza dott. Sanapo, i Consiglieri regionali Tommaso Foti, Matteo Rancan e Katia Tarasconi, il paratleta piacentino – maglia rosa del Giro d’Italia handbike 2015, Walter Groppi ed il titolare di Bulla Sport Walter Bulla, che ha in carico la formazione degli sportivi di basket in carrozzina a Villanova d’Arda.