Se questo è per Leonardo D’Agostini il debutto sul grande schermo, possiamo immaginare per lui una carriera come regista ricca di soddisfazioni.
Prodotto da Groenlandia con Rai Cinema il film vede come protagonisti un credibilissimo Stefano Accorsi ed un giovane e talentuoso Andrea Carpenzano.
“Il Campione” racconta la storia di un ragazzo di borgata dotato di enorme talento calcistico, giocatore di punta della Roma bravissimo in campo ma con una vita sconclusionata fuori dal terreno di gioco fra eccessi, risse, incidenti stradali.
Un ragazzo circondato da una moderna corte fatta da amici, fidanzate (ed anche dal padre) tutti attaccati più che al ragazzo al suo portafogli, alla sua fama.
Dopo un furto di capi di abbigliamento, compiuto per puro divertimento, e la conseguente denuncia, Christian Ferro (Andrea Carpenzano) è costretto dal presidente della società giallorossa a cambiare registro. Se vorrà ancora giocare dovrà impegnarsi nello studio e passare l’esame di maturità.
Gli viene affiancato un tutor (Stefano Accorsi) professore in bolletta, con alle spalle un dramma famigliare da cui fatica a riprendersi. Due figure che appartengono a mondi talmente diversi da sembrare inconciliabili.
Se tutti, a scuola, hanno sempre considerato Christian uno stupido, inadatto allo studio Valerio Fioretti, il prof, riuscirà a trovare la chiave giusta per sfruttare l’intelligenza tattica del giocatore anche nello studio, superando quei problemi, compresa una probabile dislessia, che lo hanno sempre ostacolato fra i banchi.
Si sorride lungo tutto il corso della narrazione ed a tratti ci si avvicina anche alla commozione. Un bell’esempio di commedia italiana gradevole, ben confezionata e con i giusti protagonisti a raccontare la storia di qesto ricco e viziato alunno e di questo professore, apparentemente sconfitto dalla vita, che si troveranno legati a doppio filo e che si aiuteranno reciprocamente a crescere e cambiare.
Un film che bisognerebbe far vedere a tanti ragazzi di oggi perché riflettano sulla vita vera e non solo su quella fatta da influencer, follower e fenomeni da talent show. Il film sarà nelle sale dal 18 aprile 2019.
Il regista Leonardo D’Agostini
Leonardo D’Agostini è nato a Roma nel 1977.
Ha lavorato come editor e sceneggiatore per numerose serie televisive Mediaset come Il tredicesimo apostolo, Il bosco, Solo e Rosy Abate.
Come regista ha girato cortometraggi come Smart! (vincitore del Festival Arcipelago ‘04 e finalista Nastri d’Argento) e Sangre de Perro (selezionato nella vetrina New Italian Cinema del Lincoln Center di New York, finalista Nastri d’Argento 2007) oltre che spot e videoclip.
Delle serie tv Solo e Rosy Abate ha curato anche la regia della seconda unità.
Il Campione è il suo esordio al cinema.
Stefano Accorsi
Esordisce al cinema nel 1991 come co-protagonista nel film Fratelli e Sorelle di Pupi Avati. Frequenta la Scuola di Teatro di Bologna, si diploma nel 1993, successivamente si unisce alla Compagnia del Teatro Stabile dell’Arena del Sole con cui recita in diversi spettacoli classici da Pirandello a Goldoni. Nel 1994 lo spot pubblicitario di un noto gelato, diretto da Daniele Luchetti, gli regala un’immediata popolarità.
Tra i suoi film: Jack Frusciante è uscito dal gruppo regia di Enza Negroni, Piccoli maestri di Daniele Luchetti, Ormai è fatta di Enzo Monteleone (premio Grolla d’Oro miglior attore), Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro (Grolla d’Oro), Capitães de Abril di Maria de Medeiros, Come quando fuori piove di Mario Monicelli, Radiofreccia di Luciano Ligabue (David Donatello, Premio Amidei e Ciak d’Oro), L’ultimo bacio e Baciami ancora di Gabriele Muccino, Saturno contro e Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek (Nastro d’Argento, Ciak d’Oro e Globo d’Oro dalla Stampa Estera in Italia), La stanza del figlio di Nanni Moretti, Santa Maradona di Marco Ponti, L’amore ritrovato di Carlo Mazzacurati, Romanzo Criminale e Un viaggio chiamato amore di Michele Placido (Coppa Volpi miglior attore alla 59ª Mostra di Venezia), La vita facile di Lucio Pellegrini.
Nel 2006 torna a recitare in teatro nel dramma diretto da Sergio Castellitto Il dubbio scritto da John Patrick Shanley (Premio Pulitzer 2005 per la drammaturgia). Nel 2012, sempre in teatro, nel fortunato spettacolo Furioso Orlando e nella stagione 2013/14 in Giocando con Orlando, ambedue liberamente tratti dal poema cavalleresco Orlando Furioso di Ludovico Ariosto adattati e diretti da Marco Baliani. Nella stagione 2014/15/16: Decamerone vizi, virtù, passioni liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio, adattamento teatrale e regia di Marco Baliani.
Si divide tra Italia e Francia, dove ha fondato una sua casa di produzione: Stephen Greep. È stato insignito dal Ministero della Cultura francese, Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres (Cavaliere dell’Ordine delle Arti e Lettere). In Francia ha lavorato, tra gli altri, nei film: La faute à Fidel di Julie Gavras, Les Brigades du tigre di Jeròme Cornuou, Un baiser s’il vous plaît di Emmanuel Mouret, Les deux mondes di Daniel Cohen, Le jeune fille et les loups di Gilles Legrand, Baby blues di Diane Renaud, Je ne dis pas no di Iliana Lolic, Nous trois di Renaud Bertrand, Tous les soleils di Philippe Claudel, la serie tv Mafiosa di Pierre Leccia per Canal+.
Nel 2013 ha debuttato alla regia: con il cortometraggio Io non ti conosco, prodotto da Yoox Group del quale è regista e interprete (premio Nastro d’Argento 2014 come miglior esordio alla regia). Un anno dopo per Peugeot Italia, realizza altri tre cortometraggi: Ultimo Tango, Parking e Autostop. Sempre per Peugeot nel 2015 dirige e interpreta tre video di Virtual Reality per la tecnologia Oculus e nel 2016 la webserie #Sensationdrive.
Lavori recenti: nella serie tv Il clan dei camorristi, al cinema in Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi, l’Arbitro di Paolo Zucca, La nostra terra di Giulio Manfredonia, Veloce come il vento di Matteo Rovere (Nastro d’Argento 2016, Premio FICE 2016 attore dell’anno, David di Donatello), Fortunata di Sergio Castellitto, Made in Italy di Luciano Ligabue, A casa tutti bene di Gabriele Muccino.
Per Sky Italia la serie 1992, il sequel 1993 e 1994 con la regia di Giuseppe Gagliardi, della quale è ideatore e interprete. Per Sky Italia in collaborazione con HBO The young Pope di Paolo Sorrentino.
Nel 2016 riceve il Premio Gian Maria Volonté.
Andrea Carpenzano
Andrea Carpenzano è nato 23 anni fa a Lugo e cresciuto a Roma.
Ancora a scuola, durante l’ultimo del liceo, viene scoperto per caso e successivamente scelto dal regista Francesco Bruni come giovane protagonista del suo ultimo film Tutto quello che vuoi, presente ai David di Donatello 2018 con varie candidature.
La sua interpretazione e il film lo portano in molti festival italiani ed europei, in cui riceve diversi riconoscimenti tra cui la menzione speciale Premio Biraghi ai Nastri D’argento 2017.
Nello stesso anno Andrea torna sul set con due film per il cinema: Il Permesso con la regia di Claudio Amendola e La terra dell’abbastanza opera prima dei fratelli D’Innocenzo, che lo scelgono come protagonista. Il film sarà selezionato per la sezione Panorama del Berlinale 2018.
Lo abbiamo visto di recente in TV in Immaturi, La serie, ispirata all’omonimo film del regista Paolo Genovese, in questa occasione direttore artistico del progetto.