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    Il Covid19 pesa su import ed export italiano

    Il peso del Coronavirus comincia a farsi sentire in Italia. Secondo i dati Istat, a marzo 2020, si rileva una forte contrazione dell’export verso i paesi extra Ue27 su base sia mensile sia annua. “La forte contrazione su base mensile dell’export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie ed è più accentuata per beni strumentali (-24,6%) – sostiene l’Istituto di Statistica – e beni di consumo durevoli (-21,8%). La caduta dell’export è geograficamente diffusa e riflette gli effetti economici dell’emergenza Covid-19 e delle misure di contenimento adottate nel nostro Paese e nei principali paesi di destinazione. Su base annua, la netta riduzione delle vendite di beni strumentali sui mercati esteri spiega da sola per 7,4 punti percentuali la contrazione tendenziale delle esportazioni”.

    In drastico calo sul mese e sull’anno anche le importazioni. Alla forte discesa tendenziale dell’import contribuiscono, per 8 punti percentuali, l’ampia flessione degli acquisti di prodotti energetici e, per altri 8 punti circa, la riduzione degli acquisti di beni intermedi e beni strumentali. Si rilevano comunque ampie diminuzioni congiunturali per tutti i raggruppamenti, con cali di maggiore entità su base mensile per beni di consumo durevoli (-26,2%), energia (-24,2%), e beni strumentali (-14,1%).

    Anche gli acquisti da paesi OPEC (-45,6%), Cina (-27,4%) e Turchia (-22,0%) registrano flessioni tendenziali molto più ampi della media delle importazioni dai paesi extra Ue27.

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