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Il ministro Foti, a Piacenza, fa il bilancio dei mille giorni di governo Meloni

Oggi a Piacenza, presso la sede provinciale di Fratelli d’Italia, si è tenuta una conferenza stampa per fare il punto sui primi mille giorni del Governo Meloni, insediatosi il 22 ottobre 2022. All’evento hanno partecipato il ministro Tommaso Foti, insieme al presidente Provinciale di Fratelli d’Italia Filippo Bertolini e altri dirigenti del partito.

Il bilancio presentato, forte di dati ufficiali e della prospettiva del ministro Foti, traccia un quadro di significative trasformazioni e obiettivi ambiziosi, seppur in un contesto internazionale complesso.

I Numeri del Governo: occupazione, economia e sicurezza

“Penso che parlino i numeri più che le parole,” ha dichiarato il Ministro Foti, introducendo i dati che illustrano il percorso del governo.

Occupazione in crescita record: In questi mille giorni, si è registrato un aumento di un milione di posti di lavoro, equivalente a oltre mille nuovi posti al giorno. Il numero totale di occupati ha raggiunto il record di 24,3 milioni, e per la prima volta nella storia il numero di donne occupate ha superato i dieci milioni, attestandosi a 10.317.000. Si evidenzia un incremento di 1.160.000 contratti a tempo indeterminato e di 243.000 lavoratori autonomi, a fronte di una diminuzione dei contratti a tempo determinato (precariato) di 340.000 unità

Indicatori economici positivi: Lo spread è diminuito drasticamente, passando da 236 punti base all’insediamento del Governo a 89 punti base al 16 luglio, il livello più basso degli ultimi 15 anni. La Borsa (FTSE MIB) ha visto un aumento di oltre l’85%, raggiungendo i 40.000 punti rispetto ai 21.567 iniziali. La previsione del disavanzo (deficit/PIL) per il 2025 è del 3,3%, circa la metà della percentuale registrata dal precedente governo.

Investimenti e recupero fiscale: Sono stati conclusi accordi con Nazioni estere e grandi aziende che porteranno in Italia oltre 80 miliardi di euro di nuovi investimenti. Nel 2024, il recupero dell’evasione fiscale ha segnato un record storico con 33,4 miliardi di euro incassati, portando il totale del biennio a quasi 65 miliardi.

Sostegno a famiglie e lavoratori: Sono stati destinati 18 miliardi di euro per la riduzione del cuneo fiscale e la rimodulazione delle aliquote IRPEF (da 4 a 3). Il rinnovo dei contratti pubblici ha comportato benefici per oltre 20 miliardi, e le pensioni minime sono state aumentate del 15%, passando da 525,38 euro a 616,67 euro

Sicurezza e immigrazione: Sono state effettuate 41.790 assunzioni tra Forze dell’ordine e Vigili del Fuoco. Gli sbarchi illegali sono diminuiti del 37%, passando da 105.131 nel 2022 a 66.617 nel 2024

Sanità, Cultura e Turismo: Il Fondo Sanitario Nazionale ha ricevuto lo stanziamento più alto di sempre, raggiungendo i 136,5 miliardi di euro nel 2025 rispetto ai 126 miliardi del 2022. L’Italia si conferma prima al mondo per numero di siti UNESCO (61) e ha registrato un record di presenze turistiche, con 458,4 milioni di visitatori nei musei e luoghi della cultura per un valore economico di 223 miliardi.

La Prospettiva del ministro Foti: PNRR e accordi di coesione

Il Ministro Tommaso Foti, pur precisando di non aver ricoperto il ruolo di Ministro per tutti i mille giorni, ha sottolineato come la situazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la fase di avviamento degli accordi di coesione rappresentino impegni notevoli e prioritari.

PNRR: fase finale e nessuna proroga: “Per quanto riguarda il PNRR siamo alla fase finale, entro il 30 giugno si deve chiudere il prossimo anno e quindi non c’è più tempo per sperare in proroghe che in realtà la Commissione Europea ha già negato in più occasioni,” ha spiegato il Ministro. Ha evidenziato come l’Italia sia tornata centrale nelle politiche europee e internazionali, smentendo le “profezie di sventura” che prevedevano un isolamento del Paese. Ad oggi, sono state ottenute la liquidazione di sette rate, pari a oltre 140 miliardi di euro, grazie al raggiungimento degli obiettivi previsti di performance e riforma. Il Ministro ha chiarito che l’erogazione dei fondi PNRR non è automatica, ma legata al conseguimento di tali obiettivi. La richiesta per l’ottava rata è già stata presentata.

Necessità di riprogrammazione e responsabilità: Foti ha sottolineato l’importanza di una riprogrammazione che tenga conto delle indicazioni della Commissione e della capacità dei soggetti attuatori di raggiungere gli obiettivi. “Di prove non ce ne sono, quindi non è inutile attaccarsi al mito delle proroghe perché non ci sono,” ha ribadito, enfatizzando la necessità di realismo e onestà nella pianificazione.

Il lavoro è complesso, con circa 290.000 progetti da monitorare. L’attenzione si concentrerà sull’utilizzo dei 72 miliardi di euro a fondo perduto, ricordando che, sebbene “a fondo perduto” per i singoli progetti, l’Italia è comunque un contribuente netto nell’Unione Europea. I restanti 122 miliardi sono, invece, prestiti da restituire. L’Italia, in valore assoluto, si colloca tra i paesi più avanzati nell’attuazione del PNRR

Politica di coesione e PAC: Riguardo la Politica Agricola Comune (PAC), il Ministro ha confermato che rimarrà invariata fino al 2027. Ha inoltre discusso la proposta di bilancio europeo per il periodo 2028-2034, evidenziando le diverse visioni tra i paesi che auspicano un bilancio robusto (come l’Italia) e i paesi “frugali” che lo ritengono già troppo consistente. L’Italia continua a sostenere l’esclusione della PAC dalla politica dei progetti paese, data la sua specificità.

Gli obiettivi per il territorio piacentino: La Sfida dei Dazi

Affrontando le questioni più vicine al territorio, il Ministro Foti ha espresso preoccupazione per il settore della meccanica nel Piacentino, in particolare a causa dei dazi

“Dazi al 50% per quanto riguarda acciaio e alluminio sono sicuramente difficili da poter rendere competitivo poi sul mercato il prodotto,” ha spiegato. La speranza è che la fase di esame delle esenzioni sui singoli prodotti possa portare a percentuali più favorevoli, in linea con le impostazioni di inizio anno che, seppur gravose, non raggiungevano l’attuale dimensione

In sintesi, il Governo Meloni, nei suoi primi mille giorni, secondo quanto emerso nell’incontro il ministro Foti, presenta un bilancio caratterizzato da importanti risultati in diversi settori chiave, affiancati da un impegno costante nella gestione di sfide strutturali come il PNRR e le politiche di coesione, con un occhio attento alle specificità territoriali e alle dinamiche internazionali.

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