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    Il prefetto Falco ai carabinieri: “faremo muro contro l’illegalità e sponda a crescita e sviluppo”

    E’ iniziata con una battuta la visita del nuovo prefetto di Piacenza al comando provinciale dei carabinieri, in via Beverora. Maurizio Falco ha scelto di arrivare a piedi, insieme ad alcuni collaboratori. Stringendo la mano al comandante, il colonnello Corrado Scattaretico, con un sorriso ha detto “sono un napoletano, svizzero. Alle 11 avevo detto ed alle 11 eccomi qui”.

    Il rappresentante dello Stato sul territorio piacentino ha poi incontrato ufficiali, comandanti di stazione e marescialli nonché una rappresentanza dei carabinieri in congedo.

    Il colonnello  Scattaretico ha presentato tutti i suoi uomini, uno ad uno, al prefetto. Il dottor Falco ha poi rivolto alcune parole di ringraziamento ai carabinieri presenti per il lavoro che quotidianamente svolgono a favore della comunità.

    Noi – ha detto il prefetto – dobbiamo considerare il territorio piacentino come un orgoglio da difendere in termini di identità e questo lo facciamo ogni giorno, grazie all’aiuto delle forze dell’ordine. Dobbiamo considerare anche che la globalizzazione rischia sempre di cancellare l’identità. Questo non deve e non può essere”.

    “Un’operazione molto complessa – ha proseguito Falco –  che deve essere fatta proprio dalle nostre forze dell’ordine, messe insieme. Ho già avuto modo di constatare, qui a Piacenza, la stima reciproca che c’è fra le forze dell’ordine. Non è purtroppo sempre un dato scontato e costante ovunque”.

    Continuando a parlare de rapporto di collaborazione fra le polizie che operano a Piacenza il prefetto ha affermato: “qui non si respira il senso di competizione, ma quello di squadra ed è una cosa che – mi hanno detto – avviene anche grazie al colonnello Corrado Scattaretico, vostro comandante”.

    “Se la prefettura può fare qualcosa di diverso – ha concluso il dottor Maurizio Falco –  di innovativo, di più per migliorare lo stato delle cose, per allargare il concetto di controllo e sicurezza … sono qui. La sicurezza non è un bene che possiamo prendere dall’alto. Le comunità devono stare insieme a noi. La comunità piacentina è particolarmente recettiva, lo ricordo sin al 1989. Noi dobbiamo fare sempre più squadra insieme ed essere senza alcun dubbio un baluardo, facendo muro all’illegalità e sponda alla crescita ed allo sviluppo”.

    Il prefetto ha poi incontrato gli ufficiali di carabinieri in forza al comando di Piacenza per approfondire alcuni argomenti di ordine pubblico.

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