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    Il Rotary Fiorenzuola a confronto con la Brexit

    Si è parlato di Brexit nell’ultima conviviale del Rotary Club Fiorenzuola d’Arda. Ospite del Presidente Arzani è stato Stefano Curioni, responsabile dell’ufficio londinese di RIB, Reinsurance International Brokers S.p.A, una delle due società a capitale italiano accreditate ad operare come Lloyd’s. Stefano Curioni, che era collegato online dalla capitale britannica, è anche il responsabile per il settore assicurazioni della Italian Chamber of Commerce and Industry in UK.

    Il relatore ha ripercorso le tappe principali della Brexit interagendo con Francesco Timpano, past president del Rotary Fiorenzuola e docente di politica economica in Università Cattolica.

    “Occorre tener presente che la storia della Brexit nasce da una profonda spaccatura nel partito conservatore (Tory)  di David Cameron, europeista convinto, che aveva vinto le elezioni del 2010, ma che dovette cedere alle richieste di una parte del partito per un referendum sulla permanenza in Europa. Il referendum portò il  risultato inaspettato del “leave”,  a dimostrazione che alle idee più estreme occorre porre un argine per tempo”.

    Timpano ha ricordato come sul modello inglese fosse invece costruito il mercato finanziario europeo, che  oggi ora rimane orfano della piazza finanziaria londinese. E secondo Timpano la partita del mercato finanziario è quella più delicata nel confronto tra UK e EU.

    “Oggi Londra non è più il tramite per gli operatori finanziari extraeuropei, tanto che diverse società finanziarie si stanno spostando in Unione Europea, e la capitale dovrà ricollocarsi nel quadro globale. Qualcuno dice che dovrà configurarsi come una sorta di “Singapore upon Thames”, qualcun altro più ottimisticamente trovando una centralità nuova nel Commonwealth.” C’è poi il tema del giorno che è questa assurda situazione della frontiera interna ad UK tra l’Irlanda del Nord (rimasta nell’accordo doganale) e la Gran Bretagna. Alcune catene inglesi dei supermercati stanno lasciando l’Irlanda del Nord perché costa esportare le merci e in più ricordo che le piccole e medie imprese italiane che vendevano in UK dovranno aumentare i prezzi e perderanno competitività. In questo momento diversi prodotti, anche alimentari, mancano dai circuiti commerciali britannici.” Timpano, che ha studiato tre anni a Warwick, si è rammaricato per il fatto che questa opportunità sarà molto più complicata (e costosa) per gli studenti italiani. Tra Covid e Brexit si dice che oltre un milione di persone abbiano lasciato il Regno Unito e non vi farà ritorno.

    La serata, che ha visto un ampio dibattito guidato dal Presidente Arzani, si è conclusa con l’impegno di incontrare di nuovo il club a Piacenza al Campus di Codogno dell’Assigeco Basket Piacenza di cui Stefano Curioni è proprietario con il padre Franco, patron della società lodigiano-piacentina militante in A2.

    “Sarebbe un grande piacere per me ritrovarvi al Campus quando potrò tornare in Italia – ha concluso Stefano Curioni. Dopo un anno tremendo per queste terre, la mia famiglia ha rilanciato la sfida nel basket che vede oltre alla prima squadra ormai circa duemila giovani legati al nostro circuito, molti dei quali a Piacenza. Una scommessa per unire ancora di più due territori importanti”.

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