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Imprese femminili in lieve calo in provincia di Piacenza (-0,3%)

16 unità in meno su un totale di  5.545 unità. Primato di presenze al commercio, che comunque scende del’1,3%. Bene i servizi alle imprese e alla persona

Sono scese di 16 unità, alla fine del 2024, le imprese femminili attive in provincia di Piacenza; un lievissimo calo (-0,3% rispetto al -1% regionale e nazionale) che ha portato le imprese “in rosa” piacentine a 5.545, con un’incidenza del 21,7% sul totale delle imprese attive nel territorio.

I dati – diffusi in occasione della “Festa della donna” – sono frutto delle analisi e delle elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia.

All’interno dell’universo delle imprese femminili attive analizzato dall’Ente camerale, la graduatoria relativa alla maggior presenza di aziende “in rosa” assegna il primato al commercio, con 1.371 unità (in calo del 2,8%, con 40 unità in meno) e una quota del 24,7% sul totale delle imprese femminili.

Segue il comparto dei servizi alle imprese che, con 1.069 unità, incide per il 19,3% sul totale ed è risultato in crescita dell’1,0% (+11 imprese).

In aumento anche le imprese femminili nell’ambito dei servizi alla persona (930 unità, con un +1,2% in un anno e una quota del 16,8% sul totale), nelle costruzioni (199 unità, quota del 3,6% sul totale e aumento della consistenza dell’1,0%) e nei servizi di alloggio e ristorazione (674 unità, quota del 12,2%, in aumento del 2,4%).

In calo, invece, dell’1,3% le imprese femminili del settore primario, scese a 931 unità (16,8% del totale), e quelle della manifattura, che hanno scontato un calo dell’1,7% e si sono attestate a 351 (6,3% del totale).

Le imprese femminili con la qualifica di artigiane sono 1.248 (il 22,5% del totale), quelle anche giovanili 514 (il 9,3%), mentre le femminili a guida straniera sono 836 (il 15,1%).

Per quanto riguarda la natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (3.835 unità che rappresentano il 69,2% del totale, in lievissimo calo a -0,2%), seguite dalle società di capitale (1.017 unità, 18,3% del totale e in crescita dell’1,5%) e dalle società di persone (606 unità, 10,9% del totale e in calo del 3,2%).

La classifica dei Comuni piacentini che presentano la maggior incidenza di imprese femminili sul totale delle aziende attive localmente è guidata da Travo, all’interno del quale le 86 imprese femminili rappresentano il 29,5% del totale.

Seguono Ponte dell’Olio (119 imprese femminili, cioè il 29,2% sul totale delle attive), Vigolzone  (92 unità, 28,6% sul totale), Bobbio (132 unità, 28,3%), Cerignale  (7 unità, 25,9%), Pianello Val Tidone (65 unità, 24,6%) e Rottofreno (172 unità, 24,2% sul totale delle aziende locali attive).

In termini assoluti, il più alto numero di imprese femminili si ritrova, ovviamente, nel Comune capoluogo; a Piacenza, infatti, si contano 2.060 imprese guidate da donne che rappresentano il 21,9% delle imprese attive.

Numeri rilevanti anche per Fiorenzuola d’Arda, che conta 319 imprese femminili (23,5%), seguito da Castel San Giovanni (229 unità, 21,5%), il citato Rottofreno, Carpaneto Piacentino (156 unità, 22,6%) e Podenzano (140 unità, 19,3%).

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